Nucleare, amore rinnegato degli svizzeri: tiene il divieto alle centrali

La storia Il primo impianto risale al 1957, con l’avvio di un reattore di ricerca. Nel 2017 lo stop con un referendum e, dall’anno dopo, la nuova normativa

Il nucleare si è fatto largo in Svizzera a partire dal 1957, con la messa in esercizio del primo reattore definito “di ricerca”. Si è trattato di un primo significativo passo, cui l’allora Consiglio federale ha deciso di dare seguito operativo (erano i primi anni Sessanta) alla stretta necessità di coprire il crescente fabbisogno energetico.

Da lì la decisione - che ai tempi ha portato in dote un aspro dibattito politico - di accantonare (seppur non in toto) l’energia idroelettrica per puntare con decisione sul nucleare, destinato ad un utilizzo “a scopi pacifici, ovvero per la produzione di energia elettrica e per applicazioni nei settori della medicina, dell’industria e della ricerca”.

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