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Lunedì 22 Dicembre 2025
Addio al capo vecchio stile. Oggi vince il modello di una leadership diffusa
Governance La comasca Colombo tra le 200 aziende riunite a Barcellona. Possibile superare le gerarchie tradizionali ispirandosi al self-management
A Barcellona a fine novembre si è tenuto il Corporate Rebels Summit, il raduno annuale delle “cellule ribelli”, organizzazioni che stanno sostituendo la gerarchia con strutture guidate da uno scopo, il processo decisionale e le responsabilità vengono distribuiti, prediligendo modelli più collaborativi come quelli del self-management.
Una soluzione adottata da aziende agili o di piccole dimensioni, ma anche da grandi realtà come Var Group, che in Italia ha scelto di sperimentare nuovi modelli di leadership diffusa oppure Haier, Buurtzorg e Patagonia, pionieri nel costruire imprese senza boss, ma con una forte responsabilità condivisa.
Il percorso
Tra gli oltre 200 partecipanti al Summit di Barcellona, c’era anche la comasca Colombo Industrie Tessili: «Abbiamo trovato un gruppo di persone molto aperte e disponibili, portiamo a casa sicuramente la consapevolezza che è fondamentale confrontarsi sempre di più con gli altri per trovare stimoli e raccogliere pareri ed esperienze diverse – ha raccontato il presidente Stefano Colombo - È un percorso su cui ci stiamo muovendo da tempo, ma ogni occasione di confronto, soprattutto in ambito internazionale, genera sempre spunti e idee positive. Abbiamo incontrato consulenti, imprenditori e manager che hanno portano visioni diverse a seconda del contesto culturale e geografico, dai giapponesi agli americani, punti di vista differenti, ma sempre molto interessanti e applicabili».
L’incontro si è svolto su due giornate e ha proposto interventi con due principali obiettivi, da un lato la condivisione di testimonianze vissute in prima persona, dall’altro il racconto di percorsi orientati a generare un impatto più ampio, andando oltre la semplice esperienza individuale: «Casi in cui non ci si è limitati a una semplice riorganizzazione aziendale, ma si è puntato a trasformare l’impresa in qualcosa di diverso, una realtà capace di andare oltre la singola opportunità di business e di fare la differenza anche su aspetti più ampi e generali».
Tra i relatori del Corporate Rebels Summit anche Etienne Salborn, fondatore di Sina - Social Innovation Academy, una comunità di apprendimento auto-organizzata in Uganda che incoraggia i giovani a diventare imprenditori sociali: «Sono partiti dall’idea di cambiare un po’ le sorti del loro Paese, hanno creato prima di tutto una scuola e poi hanno sviluppato unità di business gestite da ragazzi locali. Micro-imprese che si occupano di vendere prodotti e svolgono altre attività a scopo commerciale, generando utile, ma allo stesso tempo creando opportunità di crescita concrete».
Il modello supportato da Sina è stato replicato in 23 aree dell’Africa, generando un impatto significativo: «Ragazzi che avevano solo completato la scuola media in condizioni di disagio, non solo hanno avuto accesso alla formazione, ma hanno anche avviato vere e proprie attività. Oggi questo progetto include centinaia di persone. Un esempio che dimostra come attraverso la formazione e il coinvolgimento diretto, sia possibile rendere le persone autonome e motivate in maniera davvero straordinaria».
Il caso Bosch
Il caso Bosch (418mila collaboratori, 490 filiali, fatturato di circa 90,3 miliardi di euro nel 2024) è spesso richiamato anche nell’ambito del pensiero promosso da Corporate Rebels, perché rappresenta un esempio concreto di come un’azienda possa progettare la propria continuità nel tempo andando oltre la figura del fondatore. Bosch ha infatti costruito una struttura di governance che separa proprietà e gestione, permettendo all’organizzazione di restare fedele ai propri valori e alla propria missione senza dipendere da un singolo imprenditore o da una successione tradizionale.
«È stato creato un meccanismo che permette all’impresa di esistere e prosperare anche senza un vero proprietario. È un approccio tipico di una società innovativa che affronta la realtà odierna nella quale i vertici di molte aziende stanno invecchiando, c’è infatti bisogno di un turnover imprenditoriale che però spesso non è semplice da gestire».
Corporate Rebels ha inoltre creato un un fondo di private equity che acquisisce le imprese e le trasforma seguendo i principi di un ambiente di lavoro più umano e autonomo: «Applicano sul campo le idee di trasformazione che raccontano. Questo porta valore concreto alle loro parole, non si tratta solo di teoria, ma anche di fatti reali. Visione, pratica e risultati tangibili».
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