
Cronaca / Lago e valli
Giovedì 11 Settembre 2025
Allarme per il lupo ibrido in valle: «Niente tracce di questo esemplare»
Cavargna. Il comandante della polizia provinciale Testa commenta l’avvistamento in Ticino. «Da noi tutti i campioni biologici recuperati sul territorio sono riconducibili al lupus italicus»
Cavargna
«Abbiamo raccolto numerosi campioni biologici nel corso degli anni, al momento tutti riconducibili al “lupus italicus”. Ciò significa che al momento, al di là dell’avvistamento di qualche individuo con tonalità del manto leggermente discostanti dal fenotipo originale della specie, non vi sono elementi comprovanti la presenza di esemplari ibridi sul nostro territorio provinciale, come invece rilevato per la prima volta in Ticino”.
Così il comandante della polizia provinciale Marco Testa ha commentato la notizia - che ha avuto una vasta eco anche sul nostro lato del confine - del primo esemplare di lupo ibrido (un incrocio cioè tra un lupo ed un cane domestico) avvistato e immortalato in Ticino.
«L’ibridazione è strettamente correlata alla diffusione di cani randagi, fenomeno che non si registra nel nostro territorio a differenza, ad esempio, delle aree appenniniche, dove in effetti sussiste il problema degli ibridi. In ogni caso, anche a fronte di questo nuovo avvistamento, il concetto di fondo resta legato al fatto che la convivenza con il lupo è possibile, a fronte di determinate contromisure e rimedi che anche la moderna tecnologia fornisce, come sempre più sofisticate apparecchiature di ripresa a di allarme, termocamere e droni - rimarca Marco Testa -. Per quanto concerne gli abbattimenti, decisi per tre branchi ticinesi, ricordo che la Svizzera sottostà a leggi differenti dalle nostre. Chi chiede e pretende che si operi sul nostro territorio come in Svizzera non conosce la norma e la materia. E’ vero che il lupo è stato “declassato”, ma in Italia sino ad oggi non è mai stato abbattuto per ragioni gestionali alcun lupo, procedendo in alcuni casi alla semplice cattura e traslocazione. Ciò premesso noi siamo o meglio saremmo gli esecutori di decisioni che vengono assunte dalle istituzioni competenti».
«L’ordine di eventuali catture o abbattimenti dovrebbe semmai arrivare da Regione Lombardia, previo parere dell’Ispra, assunto sulla bese di un ben preciso protocollo tecnico».
Si è molto parlato - anche a fronte di questo esemplare ibrido avvistato in Ticino, che potenzialmente potrebbe risultare confidente verso l’uomo - delle contromisure da adottare in caso di presenza - ormai radicata anche in molte zone del territorio - del lupo. I rimedi vanno dai recinti elettrificati ai cani da guardiania passando per un controllo più attento delle greggi. A queste contromisure - peraltro sponsorizzate e finanziate dalle Regioni, Lombardia inclusa - si aggiungono i collari ai feromoni e così sistemi elettronici che passano attraverso l’emissione di vocalizzi e segnali luminosi, finanche all’utilizzo - in talune circostanze - della dissuasione attraverso allo sparo diretto di proiettili di gomma.
«Pronti a catture o prelievi»
«Vero è che come polizia provinciale dobbiamo essere pronti ad affrontare anche situazioni in cui il lupo potrebbe rilevarsi problematico, come accaduto al di fuori di Regione Lombardia - rimarca ancora il comandante della polizia provinciale Testa, che poi conclude il suo ragionamento -. Noi siamo al servizio del territorio ed eseguiamo le direttive emanate da Regione Lombardia. Siamo comunque già attrezzati e pronti ad affrontare situazioni di cattura o prelievo».
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