Coronavirus: la Valle Intelvi
resta ancora immune
«Ma chi ha la seconda
casa non venga»

In nessun paese si registrano fino a questo momento casi di contagio da Covid-19. I sindaci in coro da Dizzasco a Claino: «Siamo pronti a intervenire, contiamo sui cittadini»

Chissà, magari mentre leggerete queste righe la realtà ci avrà già smentito. Ma, fino ad ieri sera e stando alle voci ufficiali, in Valle Intelvi - da Dizzasco a Claino con Osteno - non si registrava nessun contagio.

Quasi che il virus - ma stiamo scherzando, ovviamente - si fosse fermato al comune di Argegno, giusto alle porte del territorio, coivolgendo peraltro una persona che frequenta la Valle. In ogni caso, le misure di isolamento sono già state avviate e sono tenuti sotto controllo coloro che sono venuti a contatto con lui in questi giorni.

La situazione

Nessun nessun caso e nessuna quarantena invece segnalata dai comuni intelvesi che sono in stato di allerta attraverso il centro operativo comunale. Smentite ufficialmente le le voci circolate circa un possibile contagio a Blessagno. Massimo anche lo stato di allerta da parte della protezione civile della Comunità Montana Lario Intelvese con l’attivazione del servizio di supporto nelle tre aree del comprensorio. I volontari comunitari oltre alle consuete attività di supporto alle strutture comunali, nella gestione degli aspetti logistici e amministrativi, sono chiamati a svolgere anche i compiti specifici relativi all’emergenza sanitaria alle dipendenze dei sindaci. I controlli di carabinieri e delle forze dell’ordine sono serrati circa gli spostamenti di chi si muove in Valle, così come quello agli esercizi commerciale autorizzati all’apertura.

Celebrazione della Messa in streaming da parte del Vicario foraneo don Paolo Barocco.

I commenti

In queste settimane notevole è stato l’afflusso di proprietari delle case di villeggiatura provenienti soprattutto dal milanese. Comportamento che ha scatenato polemiche sui social da parte dei residenti. «La raccomandazione che stiamo ribadendo in queste giorni- dichiara il sindaco di Centro Valle, Mario Pozzi- è quella di stare a casa e di muoversi solo per le cose strettamente necessarie. Più osserviamo le regole che ci sono state indicate e prima usciamo da questa grave situazione. Non è un caso o solo fortuna che per il momento non sono stati segnalati contagi sul territorio. Speriamo che questo dato venga confermato anche per i prossimo giorni».

Dall’Alta alla Bassa Valle Intelvi mobilitazione generale per la spesa e i farmaci a domicilio. Maggiore tutela è stata chiesta dai sindaci del comprensorio anche per i lavoratori frontalieri diretti in Svizzera con una lettera al Presidente del Consiglio e al Governatore della Lombardia . I medici di famiglia ricevono solo su appuntamento. Non sono consentite attese negli ambulatori.

«Stiamo lavorando uniti - il commento del sindaco di Schignano e presidente della Comunità Montana Ferruccio Rigola - La nostra Protezione Civile è in prima linea per per per aiutare i sindaci del comprensorio». Guarda positivo il sindaco di Cerano, Oscar Gandola :«Ce la faremo- Bisogna essere compatti e responsabili . Nulla deve essere lasciato al caso». Conferma che al momento non c’è al momento alcun isolamento domiciliare anche dal sindaco di Dizzasco Aldo Riva: «Attediamo disposizioni dall’Ats- dichiara- il Coc è pronto ad intervenire». Toccando ferro, si capisce.

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