Furgone contro un cervo a Sorico. La conducente finisce in ospedale

L’allarme Il mezzo si è imbattuto in un branco sul rettilineo verso Ponte del Passo e si è ribaltato. Ferita donna di 44 anni. Testa (polizia provinciale): «Massima prudenza, soprattutto se è buio»

Stavolta la conducente del furgone finito contro un cervo lungo il rettilineo fra Ponte del Passo e Nuova Olonio se l’è vista davvero brutta.

L’incidente è avvenuto l’altra sera alle 19.30, con il veicolo che si è ribaltato finendo nel fossato.

La donna alla guida, una quarantaquattrenne di Sorico, è stata trasportata all’ospedale di Gravedona: ha subito inevitabili traumi, ma fortunatamente non è in pericolo.

In base alle testimonianze raccolte, si è trovata dinanzi all’improvviso un intero branco di cervi ed è finita contro una femmina subadulta, rimasta stesa sull’asfalto senza vita.

Sono intervenuti il personale della Croce Rossa di Colico, i Vigili del fuoco di Morbegno, i carabinieri della Compagnia di Menaggio e polizia provinciale di Como. E’ l’ennesimo sinistro provocato da selvaggina nell’area della Riserva Pian di Spagna, in particolare sul rettifilo di “Valeriana” fra Ponte del Passo e Nuova Olonio.

Da provinciale quel tratto di strada è passato di competenza di Anas nel giugno 2021 e, mentre in passato la polizia provinciale, con l’aiuto dei cacciatori, provvedeva a tirare una serie di fili elettrificati lungo entrambi i lati, che rimanevano attivi da ottobre ad aprile, quest’anno nessuno ha ancora provveduto a farlo.

Il nodo dei varchi

«L’elettrificazione ha sempre avuto un’utilità fondamentale per la sicurezza della viabilità – assicura il comandante della polizia provinciale di Como, Marco Testa – . I necessari varchi lasciati agli agricoltori provocavano a volte l’ingresso di qualche cervo sulla carreggiata, ma la situazione era ben diversa da quella attuale. Agli automobilisti non mi stancherò mai di suggerire la massima attenzione e prudenza nella velocità di marcia, soprattutto di notte».

Con la discesa a valle di numerosi esemplari dai versanti in cerca di cibo in questa stagione, che si aggiungono a quelli stanziali, si parla di almeno 500 esemplari in Riserva, che sembrano quasi vanificare gli effetti del piano di prelievo triennale, con 120 capi complessivi abbattuti o trasferiti. Luigi Lusardi, presidente dell’Autorità di bacino, è anche un appassionato cacciatore e fa una propria analisi sul fenomeno dei cervi: «Negli anni addietro, quando il rettilineo di Valeriana fra Ponte del Passo e Nuova Olonio era provinciale, intervenivano anche i cacciatori a tirare i fili elettrificati a costo zero. Ora, con una marea smisurata di cervi in circolazione, siamo a dicembre inoltrato e nessuno ha ancora provveduto a posare i fili».

«Il piano di prelievo appena concluso è decisamente troppo morbido – prosegue Lusardi – : alla luce delle centinaia di esemplari che, soprattutto in questa stagione, popolano la Riserva, occorrono interventi ben più decisi, e lo dico anche per i cervi stessi, che sono in sovrannumero e in evidente disequilibrio».

Il presidente dell’Autorità di bacino invoca anche una soluzione ad hoc per la sicurezza degli automobilisti: «Prima che ci scappi davvero il morto, sul rettilineo di “Valeriana” in questione occorre allargare la carreggiata e mettere delle reti alte su entrambi i lati, creando anche degli opportuni passaggi per gli animali selvatici».

Episodio identico a Porlezza

Sempre l’altra sera si è registrato un incidente auto-cervo anche a Porlezza, lungo la strada per Osteno quel punto a Comunità montana aveva installato un pannello intelligente di prevenzione che nelle scorse settimane era stato messo uso da un’auto uscita di strada.

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