«Legname nel lago, pescare è impossibile»

Laglio: l’allarme lanciato dai professionisti del territorio: la Breva ha trascinato i detriti da Como verso nord. Carisi: «Danni anche alle reti». E il battello spazzino ormeggiato a Carate Urio è fermo per un guasto al motore

Laglio

«La “Brèva” (uno dei due venti simbolo del Lario, ndr.) ci sta giocando un brutto scherzo. Ha spinto una parte rilevante di rami, detriti e tronchi da Como e dal primo bacino verso le nostre zone. Non si può più pescare. E il battello spazzino ormeggiato a Carate Urio è fermo».

Dettagliata, direttamente dal tratto di lago (ampio) che va dalla Pliniana a Torno sino a Brienno, Rodolfo Carisi, pescatore professionista di Laglio, segnala il pessimo stato di salute di questo tratto di lago, che inevitabilmente rappresenta un ostacolo anche per i natanti della NaviComo, che grazie alla perizia del personale hanno ripreso a collegare regolarmente - salvo in taluni casi un po’ di ritardo - i Comuni rivieraschi.

«La scorsa settimana ho dovuto letteralmente buttare 200 metri di reti, del costo di circa 250 euro l’una - rimarca Carisi - Erano in condizioni pessime a causa del lago ridotto a un ricettacolo di rami, detriti e molto altro. D’accordo il maltempo, ma mi chiedo come mai il battello spazzino sia fermo a Carate Urio. Ieri (giovedì) niente “perseghere”. Sono riuscito a mettere sopra Brienno le reti per i lavarelli. Urge un intervento delle istituzioni. Ormai ci sono quintali e quintali di detriti in balia delle onde e dei venti del lago. Verrebbe da dire che con il lago in queste condizioni, persino i cormorani passano in secondo piano. Giovedì il tratto di lago davanti alla “Pliniana” era in condizioni pessime. Sul vostro giornale ho visto anche la foto del molo di Torno, invaso da ramaglie e detriti. Uno scenario analogo si presenta a Laglio, dove è ormeggiata la mia imbarcazione. Non ci si può muovere. Paradossalmente sembra di essere nel bosco e non nel lago».

Il tema verte ora attorno all’utilizzo del battello spazzino ormeggiato da tempo a Carate Urio, segnalato e immortalato nelle ultime ore dallo stesso Carini. Abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale il perché di questo fermo prolungato. In buona sostanza, secondo quanto riferito, quel battello spazzino è uno dei tre acquistati nel 2021 da Villa Saporiti e destinato al Comune di Como, secondo un accordo con l’Amministrazione Landriscina.

Comune con il neo sindaco Alessandro Rapinese ha declinato (secondo quanto affermato sempre da Villa Saporiti) rispetto all’utilizzo di questo battello spazzino. Negli ultimi giorni, la decisione presa era di destinarlo all’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori per ripulire il tratto di lago tra Torno e Blevio.

Ieri però l’Amministrazione provinciale ha fatto sapere che «al momento, per un guasto al motore, il battello spazzino non può essere utilizzato». «I tecnici si attiveranno a stretto giro per riportarlo alla piena efficienza», l’affermazione di Villa Saporiti. In questo particolare momento un suo utilizzo risulterebbe strategico, viste le condizioni del lago.

Nel frattempo, l’Autorità di Bacino si è impegnata - in proprio - d’intesa con il Comune di Torno a rimuovere da terra una parte dei rami, dei tronchi e così dei detriti presenti all’interno del molo. Tutto questo in attesa che dall’Amministrazione provinciale giunga il via libera all’utilizzo del battello spazzino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA