
Cronaca / Lago e valli
Venerdì 06 Giugno 2025
Non solo il Lario, pescato un siluro di 53 chili anche nel Ceresio
Porlezza, è l’esemplare più grosso mai visto in quelle acque. L’impresa di Stefano Coratelli
Porlezza
Ha destato grande scalpore la notizia, apparsa ieri su queste colonne, che a Bellagio un pescatore ha catturato un pesce siluro di 2,10 metri di lunghezza e 70 chilogrammi di peso. Ma il fenomeno non è soltanto del Lario; sul Ceresio ha risposto un altro appassionato di pesca e di lago, Stefano Coratelli, che ha catturato un esemplare di 1,68 metri per 53 chilogrammi.
Nel Lago di Lugano è un vero e proprio record, perché l’esemplare più gigantesco finora pescato era di 30 chilogrammi e 1,60 metri. Lo stesso Coratelli è anche un esperto fotografo subacqueo e negli anni addietro aveva immortalato in un video un pesce siluro del peso stimato di circa 70 chili per due metri di lunghezza. Il prossimo suo obiettivo, insomma, è già dichiarato. Specie alloctona proveniente dal Danubio, il siluro è un vorace predatore che ha un po’ sconvolto gli equilibri della fauna ittica di Lario e Ceresio.
E’ paradossalmente privo di denti e ingoia le sue prede intere: «Nel suo stomaco sono stati rinvenuti spesso grossi pesci, anatre e qualche anno fa un siluro sui era divorato una nidiata di piccoli cigni a Menaggio – interviene il comandante della polizia provinciale, Marco Testa – La specie ha trovato nei nostri laghi un ambiente favorevole e li sta colonizzando».
E’ un pesce con poche esigenze: non necessita di acqua particolarmente pulita, ama molto la fanghiglia e il canneto e si nutre di altri pesci e uccelli, mangiando in un giorno quasi un terzo del proprio peso. Può arrivare a superare addirittura il quintale di peso. «Da qualche tempo la sua carne ha cominciato ad essere ritenuta di un certo valore dai pescatori professionisti – riferisce ancora Testa – La normativa, in ogni caso, impone a tutti coloro che pescano un siluro di non rilasciarlo, ma di consumarlo o smaltirlo in qualche modo».
Per il contenimento di tale specie invasiva Regione Lombardia finanzia piani annuali di contenimento alla luce dei “danni incalcolabili causati alla fauna ittica autoctona” e nel solo 2023 ha stanziato ben 900 mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA