Regina, non se ne può più: un disastro

Traffico Altra giornata da incubo, iniziata subito con i primi intasamenti registrati già durante la mattinata

Sala Comacina

Due indizi fanno quasi una prova. E così nell’arco di sole quarantotto ore - dopo un periodo di relativa quiete - ieri la Regina è andata nuovamente e fragorosamente in tilt, con i tempi di percorrenza - dalle 9.30 in poi - anche superiori all’ora per bypassare le strettoie tra Colonno e Isola di Ossuccio.

A capitolare, sotto l’assedio del traffico, sono state in particolare la strettoia di Sala Comacina e così la zona della Ca’ Bianca tra Griante e Menaggio dove gli agenti del Distaccamento della Polstrada sono dovuti nuovamente intervenire per allontanare i bus turistici, che stazionavano in sosta vietata. E così alle 11, mentre la colonnina superava di slancio i 27 gradi, è tornato a farsi largo - via social - il tormentone estivo “Prigionieri in casa nostra” con tanto di hashtag con cui molti residenti hanno evidenziato questa situazione di prolungato disagio.

Situazione insostenibile

L’ultimo sabato d’estate ha sostanzialmente confermato che con o senza i movieri la Regina va in forte difficoltà, quando si superano determinati volumi di traffico. In questo contesto un peso preponderante l’hanno avuto in questi e continuano ad averlo i bus turistici, che anche ieri hanno mandato in affanno le strettoie, soprattutto quando sull’altra corsia di marcia sfilavano camper (tanti anche ieri quelli in transito) e così Suv o mini-Van.

La situazione è seria e impone una riflessione da parte delle istituzioni competenti - in primis il prefetto Corrado Conforto Galli e l’ingegner Matteo Castiglioni, responsabile della Struttura territoriale Anas Lombardia, visto che l’Anas è l’ente proprietario della Regina - soprattutto per quel che concerne il transito dei bus turistici (a fronte dell’ordinanza, al momento unicamente in direzione nord) e così da lunedì a venerdì dei mezzi pesanti, visto che spesso e volentieri l’ordinanza Anas viene ignorata. C’è poi un altro fronte aperto, altrettanto problematico, quello relativo alla sosta - vietata - dei bus turistici nel tratto di strada tra la Ca’ Bianca a Griante e l’imbocco a Menaggio e così sul salto di montone della galleria “Crocetta”.

Poche soluzioni

Da soluzione una tantum, ormai questa sosta pericolosa - oltre che lo ribadiamo vietata - è divenuta una consuetudine, tanto che anche ieri, come raccontato poc’anzi, la Polstrada è dovuta intervenire d’imperio per allontanare i bus turistici in attesa dei passeggeri di ritorno da Bellagio e Varenna. Nel contempo l’attenzione - con un pizzico di giustificata apprensione - è rivolta alla giornata odierna, ancora contrassegnata da sole e temperature vicine ai 30 gradi. Inevitabile dunque un nuovo “assedio” al lago ed alla Regina, con lunghe code sulla via del ritorno verso Como dalle 16 in poi e, al mattino, con l’altrettanto inevitabile “caccia” al parcheggio, a cominciare da quelli al servizio della Greenway in via Cappella a Colonno.

Il consiglio è di raggiungere e così lasciare il lago con il giusto anticipo, ricordando che oggi non saranno in servizio i movieri, mentre è previsto un servizio interforze, su input della questura, che coprirà l’intera giornata.

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