Rsa “Il giardino sul lago” di Dongo, anche la terza riunione del direttivo è saltata: proteste per la doppia carica di Bogino

Il caso Due consiglieri abbandonano la seduta, scontro aperto con il presidente-direttore. Compenso contestato. Libera: «Subito un nuovo consiglio». Il sindaco: «Stallo preoccupante»

Salta per la terza volta la seduta del consiglio direttivo della rsa “Il giardino sul lago”.

I consiglieri Umberto Raggio (vicepresidente) e Vito Robba hanno chiesto che venisse discusso in apertura il quarto punto all’ordine del giorno (“Comunicazioni del presidente”). Così non è stato. I due richiedenti, a quel punto, hanno abbandonato la seduta e per l’ennesima volta è venuto a mancare il numero legale. Tra novembre e gennaio erano già saltate due convocazioni e la situazione di paralisi per la gestione della struttura si fa seria.

Il nocciolo della questione è il doppio incarico di Roberto Bogino, presidente del consiglio direttivo, che nei mesi scorsi ha chiesto e ottenuto dei farsi nominare anche direttore della struttura. La doppia carica, secondo qualcuno, è ritenuta parecchio scomoda, se non incompatibile.

Nessuna mediazione

Chi non ha peli sulla lingua e ribadisce la propria posizione è il consigliere Roberto Libera, volutamente assente anche all’ultima seduta: «Questo direttivo deve decadere al più presto, in modo che venga nominato uno nuovo. Visto che il presidente non ha alcuna intenzione di rassegnare dimissioni, l’unica alternativa è far mancare sempre il numero legale, fino alla resa».

Lo spirito che ha sempre animato i componenti del consiglio di amministrazione, come imposto peraltro anche dallo Statuto, è sempre stato improntato al volontariato, ma negli ultimi tempi la rsa ha assunto un’impronta più aziendale e Bogino ha dapprima chiesto e ottenuto di incassare 20 mila euro come rimborso spese per il 2021, con l’Ats della Montagna che la però considerato un compenso e non un rimborso, e poi ne ha chiesti 60 mila annui come direttore. E Libera non condivide affatto le cifre.

L’ago della bilancia è la surroga del rappresentante della parrocchia: nei mesi addietro si è trasferito altrove l’arciprete in carica, don Romano Trabucchi, ma per surrogarlo con don Giuseppe Zoccola, collaboratore e da domenica prossima parroco di Stazzona, Germasino, Garzeno e Catasco, occorre una deliberazione del consiglio: «I consiglieri che dovessero presentarsi e garantire il numero legale si prenderanno le loro responsabilità – incalza Libera – Serve voltare pagina per ripartire con una gestione adeguata».

Bogino, contattato ieri, ha annunciato l’invio di un comunicato per chiarire la propria posizione dopo l’ennesimo rinvio della seduta, ma nessuna nota è pervenuta. Né Vito Robba, né Umberto Raggio hanno rassegnato le dimissioni e teoricamente c’è margine per una nuova convocazione, ma intanto nessuna decisione amministrativa e gestionale può essere assunta, con inevitabili ripercussioni negative per la rsa. «La rsa non dipende in alcun modo dal Comune – premette il sindaco, Giovanni Muolo – L’amministrazione nomina semplicemente due rappresentanti della cittadinanza nel direttivo. Certo è che questa situazione di stallo che permane da fine ottobre non è positiva; anzi, la definirei preoccupante».

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