Un’altra stangata su Villa Balbiano: «Altolà a matrimoni ed eventi»

Tremezzina Dopo i rumori, il Comune contesta il «prevalente utilizzo turistico-ricettivo». Ordinanza choc: «Ripristinare le funzioni residenziale o di locazione breve consentite»

Dopo la sospensione con effetto immediato di tutte le emissioni rumorose «che provochino il superamento dei limiti differenziali di emissione (diurno e notturno) nonché il superamento del limite assoluto di emissione diurno» il Comune in sei pagine di ordinanza a firma dell’architetto Massimiliano La Camera (responsabile del settore Urbanistica e Edilizia Privata) ha assestato un altro duro colpo alla gestione degli eventi a Villa Balbiano, location da sogno al confine tra Ossuccio e Lenno.

E questo in virtù del fatto che il Municipio ha imposto alla proprietà della dimora - entrata di diritto nell’olimpo dei matrimoni da sogno da tutto il mondo - «il ripristino dello stato dei luoghi e delle funzioni legittimamente assentite nel complesso immobiliare». Il che significa, al momento, stop a matrimoni ed eventi.

Una raffica di eventi

Sullo sfondo c’è - insieme ai controlli effettuati dai carabinieri di Tremezzina e dal personale dell’Ispettorato del lavoro, insieme ai militari della Guardia di finanza - anche la disputa Vip tra Villa Balbiano e Mikhail Kusnirovich, proprietario di un’elegante dimora attigua al Balbiano (assistito dall’avvocato Catia Pichierri), che il 17 maggio scorso ha dato corso a un esposto argomentato che ha chiamato in causa le emissioni rumorose di Villa Balbiano e di riflesso l’attività di vigilanza (sulle stesse) del Comune.

In buona sostanza, l’ordinanza del Municipio - destinata sicuramente a valicare i confini nazionali (dati i tanti eventi già in calendario nel 2024) - prende le mosse dalla destinazione d’uso di Villa Balbiano, che il 24 maggio scorso aveva dato conto (lo si legge sull’ordinanza) di almeno 71 eventi per circa 150 giornate lavorative tra aprile e ottobre, alcuni superiori ai 200 invitati, con 37 pratiche poi inoltrate al “Suap” e 22 comunicazioni per “servizi musicali”.

Le motivazioni

Qui sta la motivazione di fondo che ha portato al provvedimento e cioè che rispetto «al solo scopo residenziale o alla mera locazione breve» - questa la configurazione della dimora - Villa Balbiano si è votata agli eventi, di fatto «ufficializzando la prevalente destinazione d’uso turistico-ricettiva, con la prevalente se non addirittura unica e stabile finalità di svolgimento e organizzazione di eventi matrimoniali e non».

Il che ha comportato - in ossequio a quanto riporta il provvedimento - «un mutamento di destinazione d’uso rilevante», ricordando anche che «il compendio ricade in parte in zona Nuclei di Antica Formazione (Naf) e in parte in zona “Vis-1” ovvero Ville d’epoca con relativi parchi storicamente strutturati».

Da qui l’ingiunzione perentoria del Comune - a Kamilla Dzhanashiya, in qualità di proprietaria del compendio immobiliare ed a Sergey Bogdanov in qualità di legale rappresentante della “Vuoksa srl”, la società che gestisce le attività dentro Villa Balbiano - legata «al ripristino immediato dello stato dei luoghi e della destinazione d’uso originaria legittimata del compendio immobiliare, nonché delle aree di pertinenza, modificata in assenza di permesso di costruire».

Entro 90 giorni

Il tutto entro il termine perentorio di 90 giorni. Nel provvedimento si fa riferimento anche ad un eventuale ricorso al Tar da notificare al Comune entro 60 giorni dalla data di notifica.

Da segnalare che l’ingiunzione del Municipio è stata trasmessa attraverso i carabinieri della stazione di Tremezzina alla Procura. Di certo ora per Villa Balbiano inizia un’autentica corsa contro il tempo per cercare di regolarizzare una posizione che al momento la vede nella condizione forzata di dire “no” a tutti gli eventi già programmati e da programmare.

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