Troppi lavori da fare, chiude la discarica di San Siro. Ed è subito polemica

Il caso Interdetto il centro di raccolta di Rezzonico. Il sindaco risponde alle critiche delle minoranze: «Un paio di settimane e tornerà tutto come prima»

Da sabato 1 luglio il centro di raccolta differenziata intercomunale di Rezzonico è chiuso. Così ha decretato un’ordinanza firmata dal sindaco, Nicola Mappa: «E’ scaduto l’appalto con la ditta incaricata della gestione – si legge nel provvedimento – . Per poter continuare ad avvalersi dell’impianto sono necessarie diverse opere di adeguamento e, siccome l’impegno finanziario sarebbe notevole, diventa necessario interdire l’utilizzo della discarica».

Le motivazioni

Una decisione , peraltro espressa in modo chiarissimo, che non ha mancato di suscitare reazioni in paese: «Il centro di raccolta differenziata Rezzonico è chiuso – sottolinea a questo proposito il gruppo di minoranza consiliare, “Uniti per San Siro” – . Al momento non sono state previste soluzioni o suggerimenti ai cittadini su come comportarsi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti».

Più pungente il consigliere Sergio Meregalli, già sindaco di Sant’Abbondio: «Che si arrivi a questo punto senza un piano B e dopo che da quindici anni si amministra San Siro è a dir poco scandaloso. Altri comuni fanno da tempo la differenziata, mentre noi siamo rimasti indietro di parecchio».

La piattaforma rifiuti situata all’esterno della galleria San Nicolao, al confine con Cremia, era attiva da una ventina d’anni e lì era possibile conferire qualsiasi tipo di rifiuto, dal legno al ferro, all’umido e alle gomme d’auto, con possibilità di smaltire, in particolare, gli ingombranti.

Il primo cittadino spiega la situazione e rassicura tutti: «Si tratta di una scelta obbligata, che abbiamo voluto rimandare a dopo le elezioni per affidarla a chi sarebbe stato chiamato ad amministrare. Nel giro di breve provvederemo innanzitutto a bonificare l’area e ad effettuare le necessarie modifiche per renderla ancora funzionale in maniera più ristretta».

La differenziata

«Non lasceremo i cittadini senza un luogo in cui conferire i rifiuti differenziati e gli ingombranti – prosegue Mappa rivolto a chi lo critica– . Si tratterà di pazientare un paio di settimane, poi il centro di raccolta tornerà attivo e sarà più controllato. Con la differenziazione, purtroppo, siamo ancora sotto il 40%, quando è dal 65% in su che la resa consente un risparmio in bolletta. La differenza la deve fare il senso civico del cittadino – aggiunge il sindaco – perché a San Siro, purtroppo, abbiamo serie difficoltà ad organizzare la raccolta porta e porta. Ma stiamo già studiando un sistema di punti di raccolta per l’umido, che rappresenta una frazione notevole dei rifiuti, nelle varie frazioni».

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