Un tesoro sui fondali del Lario, moto, auto e ordigni sotto la superficie

Curiosità La recente scoperta fatta da un gruppo di sub. Esplorate le profondità tra Tremezzina e Moltrasio. Trovate auto, relitti e persino una gondola di dieci metri

Lo si vede sempre lì, placido o mosso, pronto a riflettere il sole o a raccogliere l’acqua piovana. Mai ci si immaginerebbe cosa si nasconde nei fondali del lago di Como.

C’è un piccolo tesoro, si possono trovare per esempio delle mini moto Ducati ancora assicurate all’Ape, relitti di imbarcazioni, ma anche automezzi da guerra, ordigni militari, automobili e molto altro. Insomma, un mondo segreto che nessuno vede tranne chi pratica l’attività del sub e il post decisamente curioso con molte foto del lago di Como nascosto è stato messo in rete da un’azienda appunto di servizi subacquei di Torino: la Rov subacquei.

Sorpresa

Spiegano i sub: «Il lago di Como riserva numerose sorprese per chi ha la fortuna di esplorarne il fondale. A profondità diverse, variabili da pochi metri a poche decine di metri, si trovano numerosi relitti di imbarcazioni, automezzi, armi, ordigni militari e varie attrezzature. Nelle acque antistanti il Moregallo, sulla sponda occidentale del Lago di Como, c’è una sorta di cimitero di auto, un vero parco subacqueo».

Se da una parte ci sono le autovetture nell’area del Moregallo, a Tremezzo di fronte alla chiesa di San Lorenzo c’è una gondola lariana, come spiegano sempre i sub.

«Si tratta di una gondola lariana lunga circa 10 metri, era un’imbarcazione in fasciame che veniva utilizzata come il comballo per il trasporto di merci. Sull’imbarcazione, adagiata sul fondale a circa 22 metri di profondità, ci sono ancora i sacchi di sabbia che servivano per un cantiere edile».

Da Tremezzo si passa a Moltrasio dove a circa 20 metri di profondità c’è un altro relitto conosciuto, una barca a vela: la Sandra, affondata nei primi anni del 1900: «Poco più in profondità a 32 metri circa si trova il relitto di un cabinato l’Araquana affondato nei primi anni Ottanta».

Si passa poi a Varenna dove nel 1984: «...in località Riva di Gittana un’autobotte finì nel lago e si inabissò, oggi questo camion del latte della Carnini degli anni Settanta è ancora lì a circa 18 metri di profondità».

Questi sono solo alcuni dei tesori adagiati nel lago di Como, si parla persino di idrovolanti della Seconda Guerra Mondiale fatti affondare appositamente nel lago, di ordigni e mezzi militari, bombe inesplose.

Leggende

Si possono raccontare leggende legate a questi o altri oggetti, oppure si può risalire attraverso i racconti di cronaca a come sono finiti nell’acqua, di certo c’è un tesoro inabissato in quello che, lo ricordiamo, è il lago più profondo d’Italia.

Così tra un mezzo da guerra fotografato da Samuele Marzolo, oppure la gondola lariana nelle foto diLorenzo Venturini o un crocifisso fermato in immagini da Marco Daturi ci si può beare semplicemente di queste particolari immagini.

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