Variante, gli scavi a 780 metri. Ma a Griante è arrivato il marciapiede

Otto “volate” a dicembre, ma si è ancora lontani dai 3,5 chilometri. Intanto è stato aperto il camminamento salva pedoni vicino al portale nord

Griante

Prima del rompete le righe natalizio, fissato per il pomeriggio di lunedì, due sono le notizie di rilievo che riguardano l’iter della Variante della Tremezzina.

La prima è di stretta attualità ed ha a che vedere (finalmente) con l’apertura - ai pedoni - del passaggio lato lago in corrispondenza del portale nord della Ca’ Bianca. Una battaglia che il sindaco Pietro Ortelli aveva portato avanti in prima persona già dall’estate 2024 (il 31 luglio 2024, durante il Tavolo istituzionale convocato a Villa Saporiti, era arrivato il primo via libera di Anas in tal senso) e che in queste ore ha finalmente trovato degna concretizzazione, dopo che lo stesso primo cittadino aveva minacciato di non rilasciare più autorizzazioni all’impresa sino all’ultimazione del passaggio pedonale.

E l’apertura del camminamento salva-pedoni - più volte si sono rischiati investimenti, soprattutto in piena stagione turistica - può essere considerata come la prima promessa mantenuta da parte del Tavolo di regia di Cantiere sin qui convocato due volte, il 28 ottobre e il 2 dicembre scorso, dentro il quale sono parte attiva non solo l’Anas, ma anche il Consorzio Sis.

«Aperto il marciapiede in località Ponte dei Ronconi che bypassa il cantiere della Variante della Tremezzina. Un bel regalo di Natale e un grazie alla perseveranza del Comune di Griante», ha rimarcato via social il capogruppo di opposizione Norberto Fasoli. Anche il nostro giornale ha molto insistito mese dopo mese sulla necessità di mettere in sicurezza i pedoni in transito su questo pericoloso tratto di Regina. Ora, come anticipato, l’obiettivo è stato raggiunto.

L’altra notizia di giornata riguarda il fatto che le volate (otto quelle effettuate a dicembre, alla data di mercoledì, dentro la galleria principale “Comacina” a Colonno) tramite esplosivo proseguono finalmente con una certa continuità, anche se limitate alla sola galleria principale, il cui avanzamento ha raggiunto i 780 metri, su un totale complessivo di 3,5 chilometri tra Colonno e il torrente Perlana, lato Ossuccio.

Ad oggi sono una ventina i camion di cantiere in uscita dal portale di Colonno, diretti verso sud con si sommato i mezzi destinati alle forniture ed ai servizi. Un ritmo di scavo quantomeno accettabile, anche se certo con una sola galleria su cinque (il salto di montone a Colonno è stato completato, almeno per quel che concerne lo scavo) rappresenta al momento un bilancio decisamente poco soddisfacente.

L’altra notizia filtrata in queste ore è che da gennaio sempre a Colonno dovrebbe riprendere gradualmente anche lo scavo della galleria di servizio “Comacina”, strategica anche per le dinamiche della galleria principale. Lo scavo della galleria di servizio verrà portato avanti con il metodo tradizionale, dunque tramite “volate”.

Il vero vulnus continua ad essere rappresentato dal portale nord della Ca’ Bianca a Griante dove gli scavi in galleria sono fermi da tempo immemore e dove il destino della ripresa delle “volate” è legato alla definizione della perizia di variante, attesa per fine gennaio. Aprile (dopo Pasqua) resta al momento la data per la ripresa delle “volate” anche a Griante, confidando che la “fumata bianca” possa avvenire durante il prossimo Tavolo di Regia di cantiere, che dovrebbe essere convocato tra fine gennaio e la prima metà di febbraio.

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