Addio al tutor sulla Lomazzo-Bizzarone

Viabilità Il sistema di controllo della velocità era attivo dal 2013 tra Uggiate e Faloppio: apparecchi smontati

Uggiate con Ronago - Faloppio

Ieri è stato smantellato il tutor che dal 2013 rilevava la velocità media di percorrenza del tratto della Provinciale n. 23 tra la rotatoria della Croce Rossa ad Uggiate e i confini con Faloppio, 1.480 metri limitati a 70 chilometri orari.

Tutto rimosso, apparecchiature, segnaletica e guardrail, ma è dal maggio scorso che è stato spento il dispositivo, il primo in provincia di Como e non tutti l’hanno saputo, perchè nessuna installazione era stata toccata e sembrava tutto in funzione.

Da ieri, sul tratto rettilineo tra prati e boschi della Lomazzo – Bizzarone, è evidente la mancanza di presidio, dapprima spento in attesa delle nuove norme e poi per scadenza del contratto tra l’amministrazione provinciale e la ditta competente.

Basta multe

Ma proprio la Polizia provinciale, tramite il suo comandante, Marco Testa, aveva precisato che la disattivazione non dà licenza di correre ai tre milioni di automobilisti che, ogni anno, passano tra Uggiate e Faloppio: l’alta velocità è sempre un pericolo e nel tratto interessato attraversano cinghiali, cervi e tassi. La prudenza resta un obbligo, nell’andirivieni continuo di 7mila – 9mila automezzi al giorno, con apice nelle ore di punta.

La Lomazzo – Bizzarone è, infatti, la “strada dei frontalieri” , collegamento diretto tra la dogana e l’autostrada, punteggiata da immissioni laterali dai paesi serviti: è ormai al collasso il tracciato risalente a 60 anni fa e l’amministrazione provinciale ha effettuato nel tempo diversi interventi, ma spesso la situazione è critica per il carico di traffico.

«I punti pericolosi della Lomazzo – Bizzarone sono altri: perchè il tutor proprio lì?», non solo i cittadini, ma anche i sindaci avevano obiettato sulla posa del rilevatore tra le due rotatorie.

«Per questioni di sicurezza stradale, di prevenzione degli incidenti e di ammonimento agli automobilisti per rispettare i limiti ovunque», avevano replicato i tecnici provinciali, definendo il tutor della Provinciale 23 come un test sperimentale per altre tratte.

Un esperimento – stangata, l’avevano definito gli automobilisti diretti verso nord o verso sud, di fronte alle 180 infrazioni al giorno appioppate nei primi mesi di funzionamento del dispositivo e a qualcuno ne erano state addebitate anche due o tre al giorno, perchè percorreva il tratto due o tre volte ogni giorno e non si accorgeva del “dannato tutor”.

Per qualcuno era, invece, tanto utile da chiederne altri e non solo sulla Provinciale Lomazzo – Bizzarone. Ma anche su altre vie che attraversano centri abitati.

La velocità

Poi, le multe scesero, a poco a poco, fino ad un paio su mille passaggi negli ultimi mesi. I trasgressori sono soprattutto stranieri o automobilisti distratti che, pur frequentando abitualmente il tratto, non si ricordano dell’occhio elettronico e pigiano sull’acceleratore, soprattutto di notte.

C’è chi, fino all’ultimo, l’ha scambiato per autovelox che rileva la velocità in un punto e non la velocità media. Credeva di averla scampata. S’è ricreduto.

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