Controlli di vicinato: «Fate attenzione
alle false sentinelle»

Olgiate Comasco Un episodio in via Primo Maggio. Sconosciuti hanno suonato a casa di due ottantenni chiedendo di aderire al programma di sorveglianza

Anche il Controllo del vicinato finisce nel mirino di malintenzionati. Con la scusa di raccogliere adesioni, due sconosciuti hanno cercato di farsi aprire la porta di casa dalle persone che hanno avvicinato con questo pretesto. È successo a una coppia di pensionati – lei 83 anni, lui 90 – residenti in via Primo Maggio. Non è però escluso, anzi molto probabile, che ci abbiano provato anche con altri olgiatesi.

«Sabato pomeriggio due sconosciuti hanno suonato al campanello di casa dei miei genitori che abitano in un appartamento, con porta blindata, in un condominio - spiega, la figlia, Cinzia Piazzi - Ho sempre raccomandato loro di non aprire la porta a persone che non conoscono e di limitarsi ad affacciarsi alla finestra. E così mia madre ha fatto anche sabato. Quando ha sentito suonare il campanello, ha aperto la finestra e ha visto due uomini di mezza età, alti e corpulenti. Erano vestiti normalmente, avevano una cartelletta in mano. Le hanno detto di essere del Controllo del vicinato e le hanno chiesto di farli salire per proporle di iscriversi».

La pensionata, seguendo alla lettera le indicazioni della figlia, non si è lasciata convincere. Oltretutto i due sedicenti referenti del Cdv non sono entrati nel merito del servizio. Per loro era semplicemente la carta da giocare per conquistare la fiducia della malcapitata e riuscire a varcare la porta di casa.

Volevano entrare in casa»

Stavolta non hanno raggiunto il loro intento. «Sono stati molto sul vago – conferma la figlia – Mia mamma ha risposto che non era interessata e ha chiuso la finestra. Studiano tutte le strategie possibili pur di entrare in casa. È probabile che abbiano suonato il campanello di altri condomini per tentare lo stesso approccio, ma diversi non erano in casa». A cura del Controllo del vicinato è stato divulgato un avviso per prevenire situazioni spiacevoli.

«Siamo stati informati che, in via Primo Maggio, si sono presentate due persone chiedendo agli abitanti se volessero iscriversi al Controllo del vicinato - riferisce il coordinatore Davide Riggi - Assolutamente non facciamo richieste di adesione al Cdv porta a porta. Potrebbero essere persone che ne approfittano per fare sopralluoghi. Fate attenzione, passate parola e, se avete notizie in merito, avvisateci subito. Grazie».

Nessuna quota

L’adesione al servizio di sentinelle di quartiere non comporta alcuna quota di iscrizione in denaro, quindi si escluderebbe l’ipotesi che il porta a porta fasullo messo in atto dai due impostori potesse essere finalizzato a racimolare soldi facili, raggirando le malcapitate vittime.

Non tutti però conoscono le modalità di registrazione per cui resta un residuo dubbio. Così come il sospetto che la fantomatica campagna di adesione al Controllo del vicinato potesse in realtà essere uno stratagemma per conoscere i luoghi dove magari poi colpire, o comunque riuscire a entrare nelle case per scopi tutt’altro che nobili.

Nel dubbio, la rete di sentinelle di quartiere mette in guardia e invita a non prestare il fianco a personaggi ambigui.

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