Lungo la ferrovia il ritrovo degli anziani: «Riattivate la linea»

Valmorea Due container vicino alla ex stazione sono diventati un luogo di incontro e socializzazione: «Difendiamo questa zona e il suo valore storico»

Da quando i treni turistici hanno smesso di correre sui binari, dopo la parziale riattivazione della linea tra il 1995 e il 2014, la vecchia ferrovia della Valmorea è diventata un luogo suggestivo in cui passeggiare all’aria aperta, amato da centinaia di cittadini.

C’è chi, però, nei pressi di quella che una volta era la stazione di Rodero-Valmorea, ha trovato una seconda casa, o quantomeno un luogo di ritrovo fisso, che occupa un posto speciale nel cuore. Si tratta di un gruppo di anziani che, grazie a due piccoli container e tanta voglia di stare insieme, ha costruito lì la propria base, dove scambiare due chiacchiere e giocare a bocce o a carte.

Le tradizioni

Una tradizione, in realtà, pluridecennale, come racconta con fierezza Italo Bertoli, una delle anime del luogo: «Mio zio veniva qui quando ancora portavano dalla Svizzera i materiali per costruire la ferrovia». Negli anni, però, complice la dismissione, l’area è stata progressivamente abbandonata a se stessa, lasciando spazio a un degrado che solo grazie alla cura del gruppo di anziani è stato tamponato, quantomeno nella zona dell’ex stazione.

Proprio per questo motivo, la notizia dell’importante riunione del 21 aprile, quando i sindaci di Bizzarone, Solbiate con Cagno, Rodero, Valmorea, Cantello e Malnate saranno chiamati ad accordarsi per una possibile riattivazione della linea a scopo turistico, è stata accolta con entusiasmo. All’esterno di uno dei due container, in una bacheca che raccoglie gli articoli riguardanti la ferrovia, è stato affisso anche il nostro articolo di sabato 8 aprile, segno tangibile della voglia di rivedere il treno sfrecciare sulle rotaie.

La salvaguardia

«Purtroppo, dopo la dismissione, nessuno si è più preso cura di questa zona di paese, a parte noi - racconta Bertoli insieme agli amici Rossano Storari e Salvatore Di Dio - Abbiamo deciso di preservarne il valore storico e ambientale, dando anche la possibilità ai bimbi delle scuole di venire a passeggiare con i loro insegnanti, durante le ore di lezione. Purtroppo, ultimamente, sta diventando sempre più difficile. Ci sono persone che vengono di sera e di notte e che lasciano sporcizia e disordine. Molto spesso troviamo le porte dei nostri cointainer rotte o forzate. Erano state messe delle telecamere, ma non sono funzionanti. Crediamo, dunque, che solo la riattivazione della ferrovia e una maggiore frequentazione del luogo possano mettere fine al degrado».

La speranza, dunque, è che i sindaci escano dalla riunione del 21 aprile con un’idea per rendere sostenibile il ripristino della ferrovia, per il quale Regione Lombardia si è già detta disponibile a stanziare 10 milioni. Per il momento, nessun sindaco, neanche quelli storicamente più scettici, si è precluso la possibilità di parlarne e di cogliere un’occasione ghiotta. Al gruppo di anziani che frequentano la stazione, così come ai tanti nostalgici della ferrovia, non resta che aspettare poco più di una settimana per avere l’atteso verdetto.

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