Verso il voto anche a Valmorea: «Il Comune come una chiesa: deve essere sempre aperto»

Elezioni Si presenta la lista “Attivi”: «La fusione con Albiolo? Un obiettivo da raggiungere ma con gradualità»

Il Comune «come una chiesa», sempre aperto, per favorire la partecipazione dei cittadini e anche come simbolo di trasparenza e di ascolto: è uno dei punti del programma della lista “Attivi per Valmorea”, l’unica che si presenta alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi e che candida a sindaco Giampiero Pandiani, già storico amministratore. Ambrogio Bianchi sarà vicesindaco e Luciana Poncia assessore.

La fusione con Albiolo resta un obiettivo, ma da raggiungere con gradualità: nel frattempo, alcuni uffici possono essere unificati.

La variante al piano regolatore: è stata approvata in via definitiva dalla Regione in questi giorni; in 700 cittadini l’avevano contestata, soprattutto perché rendeva edificabile l’area del campo di calcio di Caversaccio, ora in degrado, di proprietà privata e i proprietari, in cambio, avrebbero dovuto realizzare un altro centro sportivo su un terreno considerato non idoneo dagli stessi 700. Su questa protesta, è nato il gruppo candidato alle elezioni: Ambrogio Bianchi, Ulisse De Vittori, Roberta Ferrari, Francesco Ghielmetti, Daniela Lanzi, Roberto Macaluso, Luciana Poncia, Emma Sassi, Morris Sassi, Roberto Veronelli.

Si propongono di verificare con avvocati, urbanisti, architetti che cosa è possibile fare, ormai. Spunta l’ipotesi di acquisto dell’area da parte del Comune. I candidati hanno comunque intenzione di vendere il campo di calcio di Casanova, pure abbandonato al degrado, proprietà comunale ed edificabile. Il ricavato potrebbe servire per Piazza San Biagio: scelte complicate, esposte ai cittadini durante le assemblee di presentazione di candidati e programmi. Ogni candidato ha illustrato esperienze professionali e sociali, i settori di interesse nella pubblica amministrazione, viabilità e trasporti, scuole e sicurezza, associazioni e fragilità, sport ed ambiente, cura degli immobili e riqualificazione dei centri storici.

“Da paese dormitorio a paese vivo”, è il termine risuonato più volte, con la premessa che dovranno essere i cittadini “Attivi per Valmorea”, a cominciare dai ragazzi. Il Comune li sosterrà.

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