Anche il cuore si stanca, meglio evitare gli sforzi

Il cardiologo La temperatura può influire sugli sbalzi dei valori pressori. E un carico ulteriore deriva dalla difficoltà a riposare bene di notte

Il caldo intenso di questi giorni può essere nocivo per il nostro cuore, così come influire sui valori pressori. Sia che si tratti di persone con patologie note che di portatori di qualche patologia, è sempre bene seguire alcuni utili consigli per evitare malesseri che potrebbero rivelarsi anche molto gravi.

«Il sistema circolatorio del nostro organismo è un circuito idraulico chiuso regolato dal funzionamento di una pompa che è il nostro cuore – spiega Giuseppe De Blasio, responsabile del servizio di Cardiologia dell’Istituto Clinico Villa Aprica - Si tratta di una pompa sofisticata ed intelligente, capace di adattare il suo funzionamento e quindi la gittata cardiaca a seconda della necessità metabolica del nostro organismo».

Queste necessità si modificano di continuo, infatti, a seconda che il soggetto si trovi in uno stato di riposo, di moderata attività o di uno sforzo massimale. I valori pressori, inoltre, si modificano in relazione allo stato emotivo del soggetto in quanto quando siamo rilassati i valori pressori si abbassano, mentre in uno stato d’ansia o di agitazione si possono alzare repentinamente fino a raggiungere puntate ipertensive anche molto pericolose per la nostra salute.

Cambiamenti repentini

Come spiega lo specialista anche l’ambiente esterno può influire notevolmente sui nostri valori pressori. In particolare, il succedersi delle stagioni può influenzare l’andamento pressorio. «Ci troviamo nella stagione estiva – prosegue - e viviamo un cambiamento climatico repentino con periodi prolungati di caldo eccessivo molto pericoloso per la nostra salute».

Quest’anno, in particolare, il clima caldo e umido si sta protraendo a lungo e l’assenza di pioggia sta facendo sì che anche di notte le temperature minime non raggiungano i gradi opportuni per permettere al nostro organismo di recuperare. Questo comporta, quindi, un maggiore senso di affaticamento.

Tornando agli sbalzi pressori legati alla stagione, è importante dividere le persone in due categorie e cioè in chi ha valori pressori normali e chi invece no. «Come prima cosa – aggiunge De Blasio - dobbiamo distinguere se ci riferiamo a soggetti normotesi che cioè hanno valori di pressione normali o soggetti ipertesi che per regolarizzare la pressione arteriosa hanno bisogno di assumere farmaci specifici indicati dallo specialista e più raramente se si tratta di soggetti tendenzialmente ipotesi».

Dipende dall’età

Lo specialista sottolinea, infatti, che è possibile dire che vengono considerati normali valori pressori sistolici (pressione massima) quelli compresi tra 110-130 mmHg e valori diastolici (pressione minima) tra 70 ed 85 mmHg. Naturalmente questi valori si riferiscono a soggetti adulti di età media, tali valori possono variare significativamente in relazione all’età in particolare se ci riferiamo a soggetti con età maggiore dei 65 o inferiore ai 20 anni.

«Esiste una stretta correlazione tra i valori della pressione sanguigna e i valori di temperatura ed umidità degli ambienti in cui viviamo – conferma il cardiologo - È lecito quindi chiedersi in questa stagione particolarmente calda ed afosa, come può comportarsi l’andamento dei valori pressori. In generale le alte temperature hanno sull’organismo un effetto di vasodilatazione tendendo quindi ad abbassare i valori pressori, inoltre, si ha la tendenza alla disidratazione che concorre nel favorire l’abbassamento della pressione».

Questo determina anche un aumento del lavoro del cuore e pertanto è necessario essere cauti cercando di evitare sforzi intensi, in particolar modo nei soggetti cardiopatici.

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