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Mercoledì 15 Maggio 2024
Cresce l’allarme Fentanyl: «Più potente dell’eroina»
L’intervista È un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche usato per produrre la cosiddetta “droga degli zombie”
In Italia sale la preoccupazione per la diffusione del Fentanyl, un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche. È circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I timori sono legati alla circolazione illecita della sostanza che può essere utilizzata come agente di taglio dell’eroina o anche al posto dell’eroina stessa. L’oppioide, insieme alla xilazina, viene utilizzato per la produzione della “droga degli zombie”.
Abbiamo chiesto alla professoressa Flavia Valtorta, preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università Vita-Salute San Raffaele e group leader dell’unità di Neuropsicofarmacologia dell’Irccs Ospedale San Raffaele, di aiutarci a conoscere meglio il fenomeno.
Professoressa anche nel nostro Paese c’è molto timore per la circolazione illecita di Fentanyl, perché?
La prima cosa da precisare è che il Fentanyl non è la “droga degli zombie”, quest’ultima, infatti, è una miscela dello stesso con un’altra sostanza, la xilazina, che viene utilizzata come anestetico negli animali. Proprio per la sua capacità sedativa la xilazina viene anche chiamata “tranq”.
La vera emergenza a cui si prepara l’Italia non è quindi la “droga degli zombie” ma il Fentanyl?
Si, è così.
Quando il Fentanyl viene utilizzato come farmaco?
Il Fentanyl si usa da diversi decenni e in particolare in due circostanze. Può essere usato nell’anestesia generale per aumentare il livello di analgesia e quindi per ridurre la percezione inconscia del dolore, oppure come analgesico. Il Fentanyl, infatti, è un analgesico che appartiene alla famiglia degli oppioidi, come la morfina, quindi, si usa nel dolore di tipo oncologico, anche in pazienti terminali, per i quali non c’è una prospettiva di guarigione, ma nei quali sedare il dolore è un imperativo. Più recente, invece, è l’utilizzo del farmaco per il dolore di tipo non oncologico, come in caso di dolori molto forti correlati, ad esempio, a eventi ortopedici.
Può dare dipendenza?
Per quanto maneggevole, il Fentanyl resta una sostanza della famiglia della morfina, quindi, è molto efficace come analgesico, ma può dare dipendenza e anche tossicodipendenza. Sotto controllo medico la dipendenza non è un problema perché, seguito dallo specialista, il paziente con il tempo va a diminuire gradualmente i dosaggi.
Il problema quando nasce allora?
Il Fentanyl viene usato anche come farmaco da abuso, da noi al momento fortunatamente l’abuso non sembra essere ancora così diffuso, ma si pensa lo sarà presto, ecco perché il governo ha ritenuto opportuno stilare un piano per la prevenzione e la terapia dei problemi derivanti dall’uso di questo oppioide.
Negli Stati Uniti è già emergenza, cosa è successo?
Il farmaco si è diffuso rapidamente tra gli eroinomani in quanto i suoi effetti sono simili a quelli dell’eroina. Soltanto lo scorso anno ci sono stati 100mila morti negli Usa per overdose da Fentanyl. L’eroinomane in sostanza assume il farmaco quando è ormai tossicodipendente e l’effetto euforizzante dell’eroina non c’è più. Viene anche utilizzato in sostituzione all’eroina per evitare la crisi d’astinenza quando l’eroinomane non riesce a procurarsi la droga.
Un uso favorito dagli spacciatori?
Esatto, questo sia per il fatto che il Fentanyl è molto più potente dell’eroina, quindi, ne basta pochissimo per ottenere un effetto, sia per il costo che è decisamente inferiore. Viene prodotto in Cina e distribuito sia per uso legale-medico, sia purtroppo per uso illegale.
I timori e l’allerta nazionale sono così legati al fatto che il mercato nero può raggiungere le nostre latitudini?
Si, ne abbiamo già avuto le prime evidenze in una dose di eroina venduta su strada che conteneva Fentanyl. Ci possiamo aspettare che la tendenza si sviluppi anche da noi anche per il fatto che il mercato illegale dell’eroina è in crisi, in quanto alcuni paesi hanno scoraggiato la sua produzione, quindi, è chiaro che gli spacciatori favoriranno la vendita di questa sostanza.
Negli Stati Uniti però si parla anche di emergenza per la “droga degli zombie”?
Come già anticipato prima, questa droga è una miscela di Fentanyl e xilazina, sostanza che consente di ridurre ulteriormente il costo. Sappiamo che la xilazina negli uomini produce effetti collaterali importanti tra cui delle ulcere cutanee che sono molto difficili da guarire. La persona che assume questa droga oltre ad essere ad avere un aspetto estraniato, con movimenti lenti e poco fisiologici, ha così anche queste grosse ulcere che lo rendono mostruoso.
La diffusione di queste sostanze preoccupa molti genitori, ci sono dei campanelli di allarme da attenzionare?
Oggi i genitori si devono preoccupare di diverse sostanze illegali. Per il Fentanyl o per l’eroina i segni sono abbastanza evidenti in quanto c’è un chiaro cambiamento della persona che appare sedata, sonnolente. Per altre sostanze i segni sono diversi, per esempio, per la “cannabis” subito dopo l’assunzione c’è un arrossamento degli occhi e c’è una certa difficoltà a ricordare gli eventi recenti, un aumento dell’appetito e un disinteresse verso altre attività e un calo del rendimento scolastico marcato.
Come diceva sono diverse le sostanze in circolazione, nuove droghe che nascono in fretta e che non sempre sono intercettabili con esami?
Nascono continuamente nuove sostanze proprio perché non sono ancora nella lista delle sostanze controllate e quindi non vengono neanche ricercate nelle persone che si pensa siano in uno stato alterato. È una rincorsa a identificarle, ma l’industria della droga ha molte capacità e conoscenze. L’Italia fa rete con molte altre nazioni, l’Istituto Superiore di Sanità ha un osservatorio dedicato e sono attivi altri strumenti di allerta e di sorveglianza ma è una sfida difficile.
Cosa sappiamo sulla loro pericolosità?
Il problema di queste sostanze è che hanno degli effetti che non sono molto prevedibili, proprio perché sono nuove e non le conosciamo, quindi, stiamo vedendo delle situazioni di compromissione di organi e situazioni mediche molto gravi. Tra l’altro spesso vengono vendute legalmente prima di essere vietate. Un caso famoso è quello di alcuni Sali da bagno che contenevano catinoni, sostanze simili alle anfetamine: non essendo prodotti per il consumo umano non sono soggetti a regolamentazioni specifiche per evitarne un consumo illecito.
Vi preoccupa anche l’uso combinato?
Si, un altro dei grossi problemi è quello dell’assunzione contemporanea di più sostanze. Il Fentanyl, ad esempio, aumenta moltissimo la tossicità di tutte le sostanze che hanno effetti sedativi. Quindi se oltre a questa sostanza si assume anche dell’alcol, piuttosto che delle benzodiazepine per l’ansia, tutte queste sostanze che tendono a deprimere il sistema nervoso centrale aumentano la possibilità di sovradosaggio e quindi di reazioni anche letali, come l’arresto respiratorio, che è una delle cause di morti più comuni per la dipendenza da Fentanyl.
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