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Lo studioI ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità: «È fondamentale per far funzionare le cellule nervose. Alcune mutazioni causano malattie neurologiche rare»
Una riduzione nel sangue della proteina MECP2 sembrerebbe favorire il rischio di sviluppare patologie stress-correlate, in persone, soprattutto donne, che, durante l’infanzia o l’adolescenza, abbiano vissuto esperienze particolarmente avverse.
È quanto emerge da uno studio che è stato recentemente pubblicato e che sarà utile per svelare nuovi bersagli per l’implementazione di interventi preventivi personalizzati.
A questa conclusione sono giunti i ricercatori del Centro di riferimento per le Scienze Comportamentali e la Salute Mentale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), i quali hanno divulgato i risultati sulla rivista su Translational Psychiatry, suggerendo che MECP2 possa essere un marcatore di suscettibilità allo stress. «Al centro delle indagini la proteina MECP2, ovvero Methyl-CpG binding protein 2, fondamentale per il funzionamento delle cellule nervose – spiegano dell’Istituto superiore della sanità - nota perché alcune mutazioni del gene che la codifica sono la principale causa della Sindrome di Rett, una malattia neurologica rara, molto grave, che colpisce fin dalla prima infanzia prevalentemente il genere femminile».
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