“Mosquito Alert”. Combattere le zanzare usando lo smartphone

Tecnologia Esistono specie pericolose per l’uomo. Alcune possono trasmettere virus come il “Dengue”. Ecco allora una App utile a mapparne la diffusione

Anche i cittadini possono contribuire, al fianco dei ricercatori, ad un controllo efficace delle zanzare, a tutela della salute pubblica. Mosquito Alert è una app gratuita per tutte le persone che vogliono collaborare al piano nazionale di tracciamento.

Lanciata in Spagna, l’app è approdata in Italia nel 2020. Interessanti i risultati internazionali raggiunti finora, con oltre 200 mila download, ma gli esperti sono convinti che si possa fare di più. Lo scopo, infatti, come sottolineano dall’Istituto Superiore di Sanità, è quello di raccogliere e validare il maggior numero di fotografie di zanzare per mapparne le specie, con particolare attenzione alla “tigre” (Aedes albopictus) e ad altre specie invasive come la zanzara coreana (Aedes koreicus) e quella giapponese (Aedes japonicus), arrivate recentemente nel nostro paese. Un’iniziativa di citizen science, la scienza partecipata, che coinvolge attivamente i cittadini nella ricerca scientifica. In prima linea c’è l’università La Sapienza di Roma, con il coordinamento del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive sia del progetto Mosquito Alert Italia che del più ampio progetto europeo Aedes Invasive Mosquito Aim-Cost Action.

Un aiuto importante

Diversi i partner di Mosquito Alert Italia, tra questi Istituto Superiore di Sanità, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Muse - Museo delle Scienze di Trento e Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” dell’Università di Bologna. Un aiuto importante alla ricerca, come detto, può arrivare proprio dai cittadini che invieranno agli entomologi della task force le loro segnalazioni volontarie, tramite l’app. «Il cittadino potrà inviare – spiegano dall’Iss - sia segnalazioni non fotografiche delle punture, che foto di zanzare o di raccolte di acqua stagnante, che possono rappresentare potenziali siti riproduttivi dell’insetto come, per esempio, i tombini. I cittadini più appassionati potranno inviare agli esperti anche gli esemplari di zanzara che riusciranno a raccogliere».

Il nostro paese è uno dei più colpiti dalle zanzare in Europa, sia per numero di specie (65 attualmente conosciute) sia per la loro ampia distribuzione e densità sul territorio, considerando soprattutto le specie invasive: controllarle è importante non solo per le loro fastidiose punture, ma anche perché le zanzare sono potenziali vettori di patogeni per l’essere umano (virus Dengue e Chikungunya), che possono rappresentare una minaccia per la salute pubblica. Tra le specie di zanzara più pericolose come vettori c’è Aedes aegypti che, attualmente non presente in Italia, richiede una specifica sorveglianza.

«Per contribuire al progetto, chiediamo ai cittadini di scaricare subito l’app e di utilizzarla quando vengono punti o riescono a fotografare una zanzara – dichiara Beniamino Caputo, ricercatore di Sapienza Università di Roma e coordinatore di Mosquito Alert Italia - La qualità delle foto inviate è fondamentale, per una valida identificazione della specie. Gli esperti, sempre tramite smartphone, informeranno l’utente sulla zanzara fotografata ed elaboreranno mappe delle specie presenti sul territorio, utili a gestire e indirizzare le disinfestazioni».

Tre diversi livelli

Tra gli obiettivi dell’iniziativa c’è anche quello di non vanificare i risultati delle disinfestazioni in aree pubbliche condotte dagli enti locali, ma anche di sensibilizzare i cittadini rispetto alla gestione delle aree private in cui le zanzare potrebbero svilupparsi, come nel caso delle raccolte domestiche di acqua stagnante.

«Mosquito Alert permette al cittadino di aderire al progetto con tre diversi livelli di partecipazione – chiarisce Alessandra della Torre, coordinatrice del gruppo di Entomologia medica della Sapienza e chair del progetto Aim-Cost – dalla segnalazione più semplice e immediata tramite l’app, quella delle punture, allo step successivo dell’invio delle foto di zanzare o di siti riproduttivi, fino all’invio fisico di interi esemplari di zanzara, per i più appassionati».

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