Traumi e fratture al volto, le più gravi sono definite “fracassi facciali”: «Il nostro compito è anche quello di ripristinare i danni estetici»

L’esperto Luigi Colombo, primario di Chiurgia maxillo-facciale al Sant’Anna: «Il 12% dei casi legato all’attività sportiva». Al primo posto incidenti stradali, al secondo le aggressioni. «Puntiamo a ristabilire la piena funzionalità»

Traumi e fratture al volto, le più gravi sono definite “fracassi facciali”: «Il nostro compito è anche quello di ripristinare i danni estetici»
Luigi Colombo, primario di Chirurgia maxillo-facciale all’ospedale Sant’Anna

La chirurgia maxillo-facciale può essere impiegata anche nel caso di incidenti sportivi. In Italia tra i traumi più frequenti ci sono quelli legati a discipline come il calcio, il ciclismo e lo sci.

Tra i casi più recenti quello del calciatore del Como, Nicholas Ioannou, che è stato sottoposto ai primi di novembre, all’ospedale Sant’Anna di Como, a un intervento di osteosintesi in seguito alla frattura dello zigomo destro per uno scontro in campo.

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