Zanzare, l’incubo dell’estate: «Attenti alle punture, se numerose provocano reazione allergica»

Rischi di stagione A volte la coabitazione può rivelarsi pericolosa. Nei casi di reazioni gravi si manifestano asma e difficoltà alla deglutizione

Il caldo e l’umidità sono alleati delle zanzare. Questi insetti, molto diffusi nel periodo estivo, sono spesso la causa di ponfi e prurito, ma anche di notti insonni. Fortunatamente, a differenza di altri Paesi, le specie presenti in Italia, e in particolare nel comasco, sono nella maggior parte dei casi poco nocive per la salute, ma è sempre comunque preferibile evitare di essere punti. «Tra i tanti insetti presenti in estate – conferma Saverio Chiaravalle, responsabile del Pronto Soccorso dell’Irccs Policlinico San Donato di Milano – senza dubbio le zanzare sono tra le più fastidiose e sono quelle che ogni anno fanno mettere in atto alle persone le più svariate strategie per evitare le loro punture».

Le zanzariere sono senza dubbio un escamotage che può migliorare la situazione e che consentono di tenere le finestre aperte senza il rischio che questi insetti entrino nelle case. «Ricordarsi, quando si esce, soprattutto di sera – aggiunge il medico – di portare con sé un repellente, può essere un’altra indicazione utile. Il consiglio è anche quello di indossare abiti dai tessuti leggeri e traspiranti ma che abbiano maniche lunghe e dei pantaloni lunghi. L’uso di profumi, inoltre, attira molto gli insetti e tra questi le zanzare».

Non sempre però queste strategie consentono di evitare la puntura. «Una volta punti – prosegue lo specialista – solitamente il fastidio è principalmente di un ponfo che causa prurito e nella maggioranza dei casi non si verificano altri problemi. Bisogna però fare attenzione quando le punture sono numerose però perché possono verificarsi manifestazioni allergiche». Va detto che questa condizione è più frequente con i pappataci (piccoli moscerini che si nutrono anche loro di sangue animale e umano) che con le zanzare.

«È raro che si arrivi all’anafilassi – dice ancora – però è importante fare attenzione. Non dimentichiamoci, inoltre, che la conseguenza di queste punture possono essere delle infezioni, denominate celluliti reattive, legate proprio a uno stato infiammatorio provocato da puntura di insetto. Quindi se le punture di zanzare o di pappataci sono numerose non bisogna darsi al fai da te ma rivolgersi al medico curante perché oltre all’applicazione di creme cortisoniche o antistaminiche potrebbe essere necessaria anche l’assunzione di un antibiotico».

Per quanto riguarda vespe, api e calabroni è importante fare attenzione. Le persone allergiche alle punture di imenotteri in questo periodo sono senza dubbio più esposte al rischio di essere punti, ma anche i non allergici e chi non sa ancora di esserlo deve essere cauto. Le conseguenze delle punture di questi insetti, infatti, possono essere anche molto pericolosi. Nel 3-5% della popolazione si può manifestare una reazione generalizzata che può essere da lieve a molto grave. Per reazioni lievi si intende ad esempio l’orticaria, a volte accompagnata da un gonfiore delle labbra o del volto (angioedema), mentre tra le reazioni moderate ci sono sempre quelle che coinvolgono la cute, e quindi orticaria con angioedema, ma che possono essere accompagnate da sintomi gastrointestinali, quindi nausea e diarrea.

Quando però la puntura scatena reazioni gravi si manifestano asma, sensazione di chiusura in gola, alterazione del tono della voce (disfonia), difficoltà alla deglutizione (disfagia), fino ad arrivare a reazioni che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio. La persona punta dall’insetto può così avere una sensazione di svenimento, avere vertigini e nei casi più gravi perdere conoscenza e andare in shock anafilattico. Le reazioni si manifestano solitamente in pochi minuti, anche se in alcuni casi i sintomi possono insorgere anche dopo una o due ore. Nella maggioranza dei casi, però, e cioè nel 90% delle situazioni, si presentano entro i primi 30 minuti dalla puntura. La cosa importante da fare, se si manifesta una reazione, è di chiedere aiuto. In caso di reazioni lievi si può fare riferimento al proprio medico curante, ma nelle situazioni più complesse bisogna allertare il 112.

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