Coronavirus in Ticino
Zero contagi, ora il rilancio
e bonus vacanze

Campagna di incentivi per le vacanze in Ticino mentre l’emergenza sembra essere alle spalle

Zero decessi anche ieri in Canton Ticino, ma anche zero contagi. É la prima volta in assoluto che accade dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Una notizia più che positiva che arriva nel giorno in cui BancaStato ha messo sul tavolo 6,2 milioni di franchi - al cambio di ieri 5 milioni e 900 mila euro - a beneficio di deciderà di trascorrere le vacanze “in patria” ovvero in Canton Ticino. Insomma, un “Prima i nostri!” declinato per il segmento delle vacanze. L’iniziativa - unica nel suo genere e dal nome ad effetto “Vivi il Tuo Ticino” - è stata illustrata da Banca Stato, dal Dipartimento delle Finanze e dell’Economia e, non da ultimo, da Ticino Turismo. In buona sostanza ogni residente maggiorenne potrà beneficiare di un bonus (sotto forma di sconto) fino a un massimo di 500 franchi per le vacanze in Ticino e un secondo buono da 25 franchi valido per una cena. «É il modo operativo con cui intendiamo aiutare l’importante segmento del turismo ticinese, che impiega 22 mila persone e che costituisce l’11% del Pil cantonale», le parole del ministro ticinese Christian Vitta. «Si calcola - ha aggiunto - che questa iniziativa possa generare un indotto importante, pari a 20 milioni di franchi». É chiaro che questo contributo “diretto” al cittadino rappresenta un unicum nella storia cantonale e si tratta di un’iniziativa a lungo pensata per dare un aiuto concreto ad un settore praticamente azzerato dall’emergenza sanitaria in essere. Iniziativa questa che di sicuro interessa da vicino anche molti lavoratori frontalieri. L’ultima indagine congiunturale a firma della Uil Frontalieri di Como (i dati si riferiscono al quarto trimestre 2019) ha rivelato che nel comparto dei “Servizi di alloggio e ristorazione” su base annua il numero dei frontalieri impiegati ha registrato un +12,3%, anche se proprio nel quarto trimestre (terminata cioè la lunga stagione turistica), la percentuale di nostri lavoratori occupati è calata dell’11,3%. Un calo fisiologico, va precisato. Il direttore di Ticino Turismo, Angelo Trotta, illustrando l’iniziativa ha fatto notare come «il messaggio che dobbiamo trasmettere deve essere abbinato ai concetti di riapertura, sicurezza e empatia». Nel contempo, bisogna però ampliare gli orizzonti e far passare il concetto che «la meta svizzera più esotica per le vacanze è il Ticino». Da segnalare che Banca Stato darà corso alla distribuzione di un migliaio di buoni pasto da 50 franchi al personale sanitario. Insomma, un’iniziativa ad ampio raggio che sicuramente guarda in primis dentro le mura di casa.

Interessante sarà capire se i territori di confine - una volta riaperte le frontiere (ad oggi transitano solo i frontalieri) - potranno tornare a dialogare su un tema di stretta attualità come il turismo. Il pensiero va al ramo comasco e ticinese del Ceresio dove molti sono i punti in Comune, molti dei quali ancora da sviluppare.

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