Gestori servizio idrico europei. Focus sul progetto di Mariano: biogas da rifiuti e fanghi

La futura piattaforma realizzata da Como Acqua a Mariano Comense produrrà biogas e compost da fanghi e rifiuti organici

I gestori pubblici del servizio idrico di tutta Europa si sono riuniti a Verona per i lavori di Ape (Aqua Publica Europea), la rete che riunisce i gestori europei che, complessivamente, forniscono servizi idrici a quasi 100 milioni di cittadini. Nel board dell’organizzazione, presieduto dal belga Bernard Van Nuffel, fa parte anche Enrico Pezzoli, presidente e ad di Como Acqua, che è stato tra i protagonisti dell’evento.

In particolare Pezzoli ha illustrato le caratteristiche della piattaforma per il trattamento e la valorizzazione dei fanghi e Forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano) che Como Acqua sta realizzando a Mariano Comense, anche grazie al finanziamento del Pnrr. Il progetto - che fin da ora promette di essere una best practice anche a livello internazionale - anticipa le direttive europee in merito alla sfida di rendere gli impianti di depurazione a emissioni zero. Tramite un processo di digestione anaerobica, l’impianto consentirà di trattare fanghi, Forsu, rifiuto verde e scarti agroalimentari, così da produrre compost per l’agricoltura e biogas. Quest’ultimo troverà successivamente impiego nella produzione in loco dell’energia termica ed elettrica necessarie a coprire il fabbisogno dello stesso impianto. Il surplus invece sarà raffinato e, sottoforma di biometano, potrà essere immesso nella rete pubblica del gas, oltre che usato per alimentare la flotta aziendale.

«Nel progettare questo impianto – precisa Pezzoli – ci spingiamo ben oltre la neutralità energetica; ambiamo infatti a produrre energia rinnovabile (tramite biogas ed il suo upgrade, il biometano), ampliando la funzionalità della struttura esistente. Firmiamo quindi la perfetta sintesi tra efficienza e sostenibilità, attuando nel concreto i principi, oggi tanto in voga, di circolarità, prossimità e autosussistenza. La responsabilità che abbiamo verso l’ambiente è enorme e ci chiede di intervenire tempestivamente e con estrema lungimiranza».

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