Ca' d'Industria: il consiglio
sta con il sindaco Bruni

Como: è stata ibocciata la mozione di censura presentata dall'opposizione nei confronti di Stefano Bruni, finito nel mirino per non aver revocato i membri del cda della casa di riposo nominati dal Comune sebbene lo chiedesse una delibera approvata il 19 aprile scorso

COMO Caso Ca' d'Industria, la maggioranza difende l'operato del sindaco. In consiglio comunale, nella notte tra giovedì e ieri, è stata infatti bocciata la mozione di censura presentata dall'opposizione nei confronti di Stefano Bruni, finito nel mirino per non aver revocato i membri del cda della casa di riposo nominati dal Comune sebbene lo chiedesse una delibera approvata il 19 aprile scorso. I 18 consiglieri del Pdl presenti (non erano in aula Corengia e Belcastro) hanno votato contro la censura, così come il leghista Ajani (Martinelli era assente), mentre hanno detto sì i 15 rappresentanti dell'opposizione. Due gli astenuti: Lionetti, del gruppo Liberi per Como (assenti i colleghi Bottone e Ghirri) e, ovviamente, il sindaco. Il momento del voto, che è stato espresso in forma palese, è arrivato soltanto quando mancavano pochi minuti a mezzanotte e mezza, dopo la decisione bipartisan di far proseguire a oltranza la seduta. Bruni, replicando agli interventi dei consiglieri di opposizione, ha ribadito: «Non ritenevo ci fossero motivi per revocare i membri del consiglio di amministrazione e continuo a pensarla così». In aula non sono mancati gli scontri verbali tra il sindaco e i presentatori della mozione, in particolare Marcello Iantorno (Pd), ma hanno criticato duramente Bruni anche tutti gli altri gruppi di minoranza (Paco, Rifondazione, Per Como, Area 2010, Gruppo misto). La maggioranza, invece, si è dimostrata compatta, cosa che non era avvenuta - un mese fa - in occasione del voto sull'emendamento che chiedeva, in sostanza, l'azzeramento del cda di Ca' d'Industria: ben 9 consiglieri di maggioranza, complice il voto segreto, optarono per il sì. Al termine del consiglio comunale, il clima a Palazzo Cernezzi si è surriscaldato e alcuni lavoratori di Ca' d'Industria che avevano assistito alla seduta hanno rivolto espressioni decisamente sopra le righe ai consiglieri di maggioranza e al sindaco, mentre si apprestavano a lasciare il Comune. Intanto, è stato costituito ufficialmente il «Comitato ospiti e parenti Ca' d'Industria», voluto - spiegano in una nota Giovanni Nitti e Orsola Bianchi - per «individuare problematiche e disfunzioni all'interno delle strutture di ricovero e proporre soluzioni che rispettino le priorità». Il comitato, «una spontanea associazione di persone», nasce «con uno spirito di collaborazione» nei confronti dei vertici di Ca' d'Industria.

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