Un foro nella vetrina di Arrighi
Forse è un proiettile di pistola

Lo ha notato un conoscente dell'armiere comasco, che ha avvisato la Questura. Sul posto la scientifica

COMO - Polizia in via Garibaldi, ieri mattina, per verificare la natura di un foro identificato sulla vetrina dell'armeria di Alberto Arrighi, il negozio teatro del truculento omicidio del benzinaio Giacomo Brambilla, ucciso e decapitato tra queste mura lo scorso primo febbraio. Il foro è stato individuato da un passante che avrebbe informato uno degli ex dipendenti del negozio il quale, a sua volta, ha provveduto a prendere subito contatti con la questura. Alle 10 di ieri mattina in via Garibaldi c'erano volanti, scientifica, passanti, curiosi. Il foro è stato fotografato, esaminato, controllato in tutte le salse. Non sono stati rinvenuti proiettili. Il colpo non ha trapassato la vetrina, limitandosi a forarla parzialmente (come si vede nella foto in alto a destra). Le alternative sono diverse: secondo gli investigatori potrebbe trattarsi del pallino di un'arma da fuoco di piccolo calibro (un 22, per esempio), oppure di un sasso scagliato con forza, magari con l'ausilio di una fionda, o ancora di un oggetto di metallo. L'armeria rimane intanto sotto sequestro, a disposizione della procura e del tribunale, e in vista del processo che dovrebbe svolgersi il prossimo autunno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA