Giuliano del Grande Fratello
on line è Julian come Gere

L'operaio comasco, gigolò per necessità, prima di entrare nella casa si faceva pubblicità attraverso un sito internet emulando il "collega" del cinema

VERTEMATE CON MINOPRIO - Nome in codice Julian. Come il personaggio interpretato da Richard Gere in American Gigolò, il film del 1980 a cui si è ispirato Giuliano Cimetti da Fino Mornasco. Julian, perché così si faceva chiamare dalle donne l'operaio escort del Grande Fratello 11, nel sito Internet dedicato a sé, aperto per procacciarsi le clienti. Strano? Per papà Franco, un lavoro come un altro. Giuliano, in bilico tra una vita da biker e l'aspirazione di diventare frate – un progetto abbandonato dopo aver indossato, per un certo periodo, saio e sandali – da quando aveva deciso di diventare gigolò si era autopromosso sulla Rete. Gli amici del bar giurano che il sito era ben fatto, senza foto volgari, con semplici pose, i recapiti per essere contattato. Così, almeno, lo era prima. «Basta andare su Google e digitare le parole «Julian» e «gigolò» – l'indicazione di un amico – ma adesso il sito non è più attivo». In effetti, esiste un julian-gigolo.com, redatto in italiano. «E' vietato l'uso e la divulgazione con qualsiasi mezzo delle foto, dei testi e della grafica senza l'esplicito consenso di Julian», la frase di presentazione visibile dal motore di ricerca. L'unica. A cliccare sul «copia cache» si vede una schermata blu, lo spazio di quattro foto rimosse, le scritte «Julian Escort», «entra», «esci». Perché «le immagini contenute non sono pornografiche, tuttavia potrebbero contrastare con il senso del pudore di alcuni. Se ne consiglia la visione alle sole persone adulte e consapevoli». Se il sito sia stato tolto per essere utilizzato come «scoop», nessuno può saperlo. Franco Cimetti, il padre di Giuliano, arriva al cancello della sua casa di Minoprio. Una vita da operaio, il figlio su Canale 5, due parole, l'orgoglio. «L'avevo detto anche a due ragazze – dice Cimetti senior – vedrete, mio figlio un giorno potrebbe fare l'accompagnatore per donne». Quali? «In gran parte, libere professioniste – aggiunge Piergiacomo Ferrera, uno stretto conoscente – anche da Brescia. Così mi aveva detto».
Christian Galimberti

© RIPRODUZIONE RISERVATA