Caso Cà d'industria
Il giudice in cucina

Da ieri mattina, è il personale dipendente a preparare i pasti nelle cucine interne e a distribuirli ai 326 ospiti, com'è sempre stato in due secoli. Per gli istituti geriatrici di Rebbio e per un periodo provvisorio, provvede una società di catering, "Ristoro e dintorni".

COMO Servizio pasti, Ca' d'Industria è tornata indietro di due anni, pur sotto l'ipoteca di un ricorso al Tar.
Da ieri mattina, è il personale dipendente a preparare i pasti nelle cucine interne e a distribuirli ai 326 ospiti, com'è sempre stato in due secoli. Per gli istituti geriatrici di Rebbio e per un periodo provvisorio, provvede una società di catering, "Ristoro e dintorni".
Infatti, da ieri, è realtà lo strappo con la Società Fms alla quale, dal primo marzo 2010, era stato appaltato il servizio pasti. Ma la procedura della gara d'appalto è stata annullata il mese scorso dal consiglio d'amministrazione presieduto da Paolo Frisoni, in carica dal dicembre 2011 e, di conseguenza, il contratto è decaduto.
La Società Fms ha però presentato un ricorso urgente al Tar contro il provvedimento del consiglio d'amministrazione e l'udienza si è svolta ieri pomeriggio, presenti Frisoni e l'amministratore di Fms, William Fabbro, con i rispettivi avvocati.
Il presidente del tribunale amministrativo regionale ha sentito le parti e si riserva una decisione. Potrebbe essere questione di ore e forse già oggi sarà noto se Fms Srl ha titolo per continuare oppure ha ragione il consiglio d'amministrazione che ha cancellato l'esternalizzazione decisa dai consiglieri precedenti, presieduti da Domenico Pellegrino. «Al Tar, ci siamo difesi - afferma Frisoni - La vicenda è particolare e delicata. Non siamo entrati nel merito dei costi di un contratto che prevede un minimo garantito di pasti, anche se non sono erogati, ma sono state esposte le anomalie di una procedura di gara, individuate dai nostri legali».
Per Fms, il contratto è valido. Dunque, l'annullamento, ancorchè conseguente all'annullamento della procedura che lo sostiene, è arbitrario ed illegittimo.
Il consiglio d'amministrazione aveva deciso quindici giorni fa di intraprendere una strada che si presenta complicata; Fms ha presentato le controdeduzioni richieste, non sono state accolte e lo strappo s'è compiuto. Il servizio pasti per ospiti e dipendenti torna all'interno, l'esternalizzazione ha rappresentato una parentesI.

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