Scuola, tra un mese
cambiano già i prof

Presidi in difficoltà a tappare gli ultimi buchi perché le graduatorie definitive non sono ancora uscite. Costretti a proporre contratti di poche settimane, non tutti accettano

COMO -
«Pronto? Salve, lei è la prima insegnante nelle nostre graduatorie interne. Vuole lavorare nella nostra scuola? Però sono graduatorie non ancora definitive, a ottobre potremmo doverla sostituire».
Alle volte le risposte dei supplenti non sono cortesi quando si offre loro mezzo mese di lavoro precario. È iniziata la scuola, ma non si pensi siano finiti i problemi relativi alle cattedre.
Restano da piazzare insegnanti soprattutto di sostegno (circa 180 in tutta la provincia), che vengono reclutati direttamente dai singoli dirigenti scolastici.
Quella riportata è una delle tante conversazioni telefoniche che i dirigenti e i loro collaboratori stanno in questi giorni facendo frettolosamente per fare quadrare gli organici.
Il problema delle graduatorie interne non definitive però è grave e lo spiega Angelo Cassani dei sindacati Snals Como: «Dopo il grosso delle nomine fatte dal pull di dirigenti tramite l'ufficio scolastico, i rimanenti posti sono in carico alle singole scuole. Loro pescano dalle graduatorie interne, di istituto. Ma sono graduatorie provvisorie, saranno definitive solo a inizio ottobre. Quindi capita che vengano scelti dei docenti che poi per cambiamenti della graduatoria occorre sostituire in corsa». Si lavora un mese, poi forse si cede il posto a un collega. La dicitura esatta del contratto è "fino aventi diritto", ovvero fino a fine mese.

L'approfondimento su "La Provincia" in edicola oggi (15 settembre 2012)

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