Federico Roncoroni:
«Salvate il mio Volta»

Ex alunno e poi insegnante, il linguista e scrittore comasco interviene a difesa della scuola minacciata dalle regole sulle iscrizioni imposte dal ministero

COMO - Salviamo il classico, Como non può permettersi di perderlo. Gli alunni iscritti al prossimo anno sono 588, sotto i 600 imposta dal ministero, il rischio è perdere il dirigente scolastico e quello amministrativo, lasciando la reggenza al preside di un'altra scuola. Le autorità scolastiche devono decidere a breve. 

Intanto, Federico Roncoroni, noto autore di riferimento per la lingua e la letteratura italiana, già alunno e docente al classico, interviene spiegando il suo "debito" con il Volta: «Al liceo, per capire una persona, ho imparato a fare una domanda: che studi hai fatto? Che scuola hai frequentato? Qualsiasi cosa abbia fatto, io la devo al classico». Per Roncoroni il Volta è stato un sogno da adolescente: «Ho avuto la fortuna di apprezzare la cultura, quella umanistica e assorbire un ottimo metodo di studio e di ragionamento. Certo anche l'università e il collegio mi hanno cresciuto, ma il classico è stato una vera palestra». 

Al Volta lo scrittore ha mosso i suoi primi passi, passi che l'hanno condotto ad una invidiabile carriera professionale: «Tornato al classico da insegnante - aggiunge Roncoroni - per 15 anni, ho cercato di riaffermare lo scopo formativo della scuola, trasmettere il valore di questo liceo.

«Al Volta ho anche saggiato la mia attività di autore di libri e manuali». Non può quindi non difendere la sua scuola da accuse di elitarismo: «È una scuola pubblica, uno spaccato, la forbice è sempre più a vantaggio delle classi sociali nuove. Ha cresciuto i dirigenti di Como pescandoli d'ovunque, io sono un esempio, mamma casalinga e papà impiegato».

Leggi l'intervista completa a Federico Roncoroni nell'edizione de La Provincia in edicola sabato 18 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA