Como, rifiuti svizzeri vicino alla dogana
L’assessore: «Basta, controlli a tappeto»

In via Asiago a Tavernola abbandonati sacchetti acquistati oltre confine

Magatti: «Useremo ogni mezzo per individuare i responsabili»

Como

Se il caso dell’automobilista su un’auto con targa ticinese pizzicato a scaricare rifiuti abusivamente si è concluso con la sorpresa che il trasgressore era in realtà italiano, i sacchetti abbandonati in via Asiago, a due passi dalla dogana di Maslianico, sono tutti svizzeri.

Sono scritti in tre lingue e in Italia non sono in commercio. Certo, potrebbe essere un italiano ad averli acquistati oltre confine, ma per quale motivo, visto che i prezzi in Ticino sono molto più alti?

L’assessore all’Ambiente Bruno Magatti dice senza mezzi termini che «esiste un problema rifiuti sul territorio» e che «esiste anche un problema con l’abbandono di rifiuti tipicamente svizzeri nel territorio del Comune di Como». E quantifica anche l’ammontare del fenomeno: «In alcuni luoghi di transito da e per la Svizzera troviamo sistematicamente sacchi tipicamente svizzeri con una media tra i sette e i dieci ogni settimana».

Magatti dice che «a prescindere da chi sia ad abbandonare i rifiuti deve essere chiaro che il Comune userà il pugno di ferro e tutta la tecnologia possibile per individuare e punire i responsabili».

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