A causa delle temperature a Como il verde è ovunque... giallo

Ambiente Dal lungo lago al Tempio Voltiano fino ai giardini: il sole e le altissime temperature hanno bruciato l’erba. Le immagini della città in emergenza siccità

Il verde di Como è diventato giallo. L’estate più calda e senza acqua degli ultimi vent’anni mostra uno dei suoi effetti peggiori sui parchi, i giardini e le aiuole cittadine.

È sufficiente fare un giro per i punti più frequentati di Como per rendersi conto di come la canicola e la siccità abbiano ingiallito gran parte della convalle.

Prima i vandalismi all’impianto di irrigazione, ora la siccità

Per esempio, l’ex passeggiata Amici di Como, uno dei luoghi più visitati e uno dei punti privilegiati per gli auto scatti vista lago, da mesi non mostra il suo lato migliore, anzi. A essere malmessa è, in particolare, la fascia centrale della parte erbosa: ciuffi giallastri, polvere un po’ ovunque e il verde che lascia lo spazio alla terra. Intorno, il prato è secco e rovinato. Prima gestita dai privati, la zona, dal 2018, è in capo al Comune. Già in primavera si erano verificati problemi di questo tipo, riconducibili ai vandalismi subiti dall’impianto d’irrigazione. Inoltre, l’area è molto esposta al sole e la pavimentazione trattiene il calore.

Sotto i colpi di un caldo che, per ora non molla la presa, il prato della passeggiata di viale Geno ha perso il suo colore originario ed è una delle vittime di quest’estate di siccità. I fili d’erba resistono a malapena al solleone, così come gli alberi, secchi, mostrano tutto il loro bisogno di acqua.

Secchi anche i giardini a lago: polmoni verdi della città

Risentono della situazione anche i giardini a lago, uno dei polmoni verdi cittadini. Le diverse porzioni di prato ormai sono delle macchie gialle che non lasciano spazio all’erba. In particolare, gode di scarsissima salute lo spazio fra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano, uno dei punti più frequentati da parte sia dei comaschi sia dei turisti. Ormai i fili d’erba sono un lontano ricordo, sostituiti dalla brutta copia giallastra. I problemi riguardano anche le aiuole cittadine, rinsecchite come mai erano apparse negli anni precedenti.

Come fare per provare a limitare i danni? Intanto, è bene ricordare come a fine giugno il presidente della Lombardia Attilio Fontana abbia dichiarato lo stato di emergenza regionale, raccomandando ai Comuni di limitare il più possibile «l’impiego dell’acqua potabile per attività per le quali non ne sia necessario l’uso, quali ad esempio l’irrigazione dei parchi pubblici».

Dal canto suo, il neo assessore al Verde Matteo Lombardiha sottolineato come il precedente appaltatore del verde non operasse più con il Comune e che ora ci siano in corso delle contestazioni. «Adesso – aggiunge - c’è un appalto ponte fino al 30 settembre con la ditta che si occupa solo d’irrigazione, sfalcio e mantenimento prati. Il minimo indispensabile. Tra l’altro la struttura comunale è composta solo da una persona per tutto il verde pubblico». Da ottobre, invece, «avremo il nuovo global del verde dal 2022 al 2025, un progetto da 3 milioni di euro altamente migliorativo. Dico però da ora che è mia intenzione coinvolgere i volontari e le associazioni».

C’è poco da fare

Per quanto riguarda Villa Olmo, invece, trattandosi di un appalto a parte, non ci sono problemi. Da questo punto di vista, a parte qualche macchia giallastra, la condizione del manto erboso del principale parco cittadino è buona e sembra non risentire troppo della calura e della siccità.

«Infine – conclude Lombardia con una battuta – dico una cosa semplice: speriamo piova».

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