Calo dei vaccini, allarme dei medici
«Un pericolo per tutti»

I camici bianchi comaschi in campo. «I vaccini sono l’arma migliore per prevenire malattie» Il pediatra: non date retta a chi fa disinformazione

«Il calo delle vaccinazioni è un pericolo per i nostri figli e per tutta la popolazione». L’Ordine dei medici di Como scende in campo per promuovere i vaccini. E lo fa lanciando una campagna di comunicazione sul tema, presentata ieri mattina da Gianluigi Spata, presidente dell’ordine dei Medici e degli odontoiatri di Como, Daniele Lietti, direttore Unità operativa di Pediatria del Valduce e Luca Levrini, presidente del corso in Igiene dentale dell’Università degli studi dell’Insubria. La campagna partirà lunedì prossimo, con poster in cui spicca l’invito “Ascolta il consiglio del tuo medico. Vaccinati!” dove una mamma abbraccia il suo bebè. Ci saranno anche due convegni: uno aperto a tutti il 4 novembre in biblioteca e l’altro il giorno dopo per medici. «Le coperture vaccinali, specie quelle relative ad alcune patologie come la rosolia, il morbillo, la parotite che alla fine degli anni Novanta avevano raggiunto livelli soddisfacenti di adesione ora sono scese ben al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, costituendo di fatto un grosso rischio per la salute dei bambini e per la salute pubblica» afferma Spata. «Gli operatori della sanità e l’opinione pubblica devono comprendere che i vaccini sono una delle armi più efficaci e più sicure - rimarca Spata - sia per la prevenzione delle malattie infettive che per ridurre le complicanze o le riacutizzazioni nelle malattie croniche dovute nei mesi invernali anche alla sindrome influenzale». «I genitori non devono avere paura delle vaccinazioni, che sono sicure ed efficaci - aggiunge Lietti - come per ogni farmaco, esiste la possibilità di effetti collaterali, ma il rischio che corrono i nostri bambini se non sono vaccinati è molto maggiore. Il calo dell’adesione alle vaccinazioni è un grave pericolo per i nostri bambini e per la popolazione intera. Non sono opinioni o credenze, sono fatti dimostrati da statistiche epidemiologiche su larga scala».

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