Chi sporca l’area delle bancarelle?
Cliente del mercato s’improvvisa 007

Comasca scatta la foto a un furgone di Aprica che perde “liquidi” in viale Varese. La replica della società: «Raccoglie i sacchi dei cestini. Impossibile che sia percolato»

I commercianti delle bancarelle denunciano: «Liquami persi dai camion di Aprica nella zona del mercato. Al mattino sporco e puzza». La società nega: «Impossibile». La cliente si arma di telefonino: «Ecco le prove». Nella diatriba tra gli ambulanti e la società che ha in appalto il servizio di pulizia e raccolta rifiuti in città, si inseriscono due nuovi elementi. Il primo: una nuova segnalazione di possibili sversamenti sul marciapiede che ospita le bancarelle del mercato. Il secondo: la fotografia della cliente.

Ma per comprendere meglio l’oggetto del contendere bisogna riavvolgere il nastro del tempo di un paio di settimane, per dar conto della denuncia d un commerciante titolare del banco di intimo e calze in zona Porta Torre: «La mattina, quando arriviamo, troviamo queste macchie a terra, oleose che emanano un odore pessimo. Potrebbero essere i camion della nettezza urbana». Aprica aveva subito replicato all’accusa sottolineato come da tantissimo tempo a Porta Torre non si fa attività di scambio di rifiuti, lì si fa solo attività di pulizia tre giorni a settimana, come previsto». E anche che «le stesse macchie sono state rilevate pure da Aprica che ha già fatto segnalazione al Comune».

Della querelle se n’è discusso molto, nei giorni di mercato, nei giorni scorsi. Tanto che la signora Silvana, residente in viale Varese e amica di alcuni commercianti del mercato, dopo aver letto il botta e risposta ambulanti-Aprica si è “armata” di telefonino, si è improvvisata detective e ha immortalato un camion di Aprica (nella zona tra viale Varese e viale Cattaneo) fermo sul marciapiede e, poco dietro, una scia liquida. Anche in questo caso la replica di Aprica non si fa attendere: «Non si tratta né di liquame né di percolato. Quel camion riceve i sacchi dei cestini dei rifiuti del centro storico, dove non c’è umido, al massimo qualche bottiglietta o lattina che non è stata svuotata».

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