Como, le spine del turismo: pullman ovunque, i posti non bastano

Il caso In viale Innocenzo non rispettano la rotazione. A Sant’Abbondio spazi insufficienti, caos in zona stadio. E le guide: «Area di scarico troppo lontana dal centro»

La città assediata - nel bene e nel male - dal turismo deve fare i conti anche con la sempre più massiccia presenza dei pullman, sfrattati da piazza Roma e ora destinati a una breve fermata, per caricare e scaricare i passeggeri, in viale Innocenzo e poi alla sosta in via Regina. Ma gli spazi in una convalle che deve sempre fare i conti con i suoi limiti fisici, e l’esplosione del turismo dopo il Covid - anche se non soprattutto di quello organizzato, di massa e “mordi e fuggi”, quindi quello che maggiormente si avvale dei pullman - sembrano rendere già superata la soluzione pensata dal Comune.

Sui tre stalli in viale Innocenzo, dove i pullman dovrebbero fermarsi al massimo 15 minuti, si vedono spesso lunghe file di mezzi in attesa, e non di rado gli autisti mollano lì i pullman, alla faccia del “carico-scarico”. Forse è un problema di segnaletica non del tutto comprensibile agli stranieri, e per questo il Comune sta pensando di aggiungere dei Qr code ai cartelli. Ma non è solo una questione di comunicazione: anche in via Regina, dove i pullman possono sostare fino a quattro ore, lo spazio è quello che è, nell’area dedicata possono sistemarsi al massimo sei-sette pullman. È sufficiente per una città come Como? O è uno degli altri aspetti strutturali che la città deve tassativamente affrontare se non vuole colare a picco sotto la zavorra di un turismo, come usa dire oggi, non più sostenibile?

Altri spazi per i grandi mezzi turistici Como non ne ha, e il discorso vale anche per i camper, costretti a fermarsi a Tavernola o in quei pochissimi stalli all’Ippocastano. Per i mezzi turistici allo stadio ci sono un paio posteggi a rotazione , ma l’area ha caratteristiche di viabilità che la rendono inadatta a sopportare l’impatto dei messi pesanti. E anche in piazza Cavour, per agevolare gli albergatori che vi si affacciano, c’è la possibilità di parcheggiare giusto il tempo di far scendere o salire i clienti, comunicando la targa alla Polizia locale: utile, ma non certo risolutivo.

Mitigare l’impatto

La Polizia locale, appunto, cerca di mitigare l’impatto di un sistema ancora in rodaggio: l’obiettivo è interloquire con gli operatori, siano autisti o albergatori, e non solo sanzionare a mani basse, anche perché è evidente che il turismo sia una risorsa sì da gestire ma certo non da penalizzare. Quindi c’è tolleranza sul tempo della sosta breve, e se un autista è a bordo gli si spiega che lì non può stare. Ma in mancanza di alternative, la multa è inevitabile: anche perché l’area di viale Innocenzo è proprio di fronte al comando della Polizia locale e le infrazioni, anche con le migliori intenzioni, non si possono proprio ignorare.

Dove mettere quindi pullman e camper? Il tema sembra ancora aperto, la soluzione tocca alla politica. Per ora di certo gli operatori registrano l’inadeguatezza della soluzione.

Problema non risolto

«Il problema dei pullman è tutt’altro che risolto - spiega Anna Raschillà, guida turistica - Viale Innocenzo è troppo lontano dal centro: bisogna pensare che chi sceglie le visite organizzate è in genere un turista non giovanissimo, e magari reduce da un intervento all’anca o al ginocchio».

«Bisognava lasciare il posteggio dei pullman in piazza Roma - aggiunge la collega Giusi Lucini - ma temporizzare la sosta per il solo carico e scarico per assicurare la rotazione senza creare problemi ai residenti. E poi in viale Innocenzo spesso gli stranieri posteggiano senza rispettare il tempo».

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