Como, valzer dei ristoranti
Per Villa Olmo sfida a quattro

Ieri la scadenza del bando per “La Spiaggia”. Liberi i locali della pizzeria “In Centro” che va al Sociale. Ostello a vuoto: asta deserta per la seconda volta

Sono quattro le buste arrivate a Palazzo Cernezzi per prendere in concessione per i prossimi sei anni il ristorante accanto al lido di Villa Olmo. La richiesta, a base d’asta, era pari a 51.775 euro l’anno, ma si conosceranno le società che hanno presentato offerte e gli importi giovedì mattina, quando verranno aperte le buste arrivate a Palazzo Cernezzi entro il mezzogiorno di ieri. L’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano parla di «interesse forte per il ristorante».

E proprio sul tema dei ristoranti è in corso un valzer che coinvolgerà alcuni storici locali cittadini. Partiamo dalla pizzeria “In centro” di Porta Torre che sta svuotando i locali per un trasferimento, secondo i bene informati, al posto del Caffé Teatro al Sociale.

Di certo c’è che domenica è stato l’ultimo giorno di apertura del ristorante accanto al teatro, gestito dai titolari del “Crotto del Sergente” di Lora, che ha trionfato nella sfida di “Quattro ristoranti” con Alessandro Borghese andata in onda su Sky nei mesi scorsi. Contemporaneamente ha chiuso anche il locale di via Cesare Cantù, di proprietà di Palazzo Cernezzi che aveva indetto una gara per l’affidamento della concessione, vinta dai titolari di un altro locale del centro, “Il Barbarossa” di via Odescalchi. Sulla questione, però, è tutto bloccato poiché ad esprimersi dovrà essere il Consiglio di Stato. Tema, questo, su cui l’assessore ieri non si è espresso trattandosi di «materia legale».

Come detto il ristorante di via Cantù è vuota e Cinzia Battista, per dieci anni volto conosciuto di ”In Centro” ieri ha scritto un messaggio di saluto ai clienti sul suo profilo Facebook: «Dieci anni, ebbene sì, 10 anni con voi! Questa nostra avventura “in centro”è giunta al termine. Non vuole essere un addio, ma un arrivederci a presto». E ancora ha proseguito la titolare: «Grazie per tutti questi anni passati insieme, per le risate, le feste, gli sguardi, gli abbracci e perché no, anche per le critiche che hanno contribuito a farci crescere e migliorare e soprattutto a rendere il nostro ristorante una famiglia». Sempre ieri da Palazzo Cernezzi è arrivata invece la seconda brutta notizia in pochi mesi: nessuno vuole gestire lo storico ostello della gioventù di Villa Olmo, aperto dagli anni Cinquanta. Il Comune chiedeva un canone annuo di 46.779 euro a fronte dell’affidamento della concessione per sei anni (rinnovabili), ma nonostante i sopralluoghi effettuati da soggetti interessati, nessuno ha poi ritenuto di formalizzare l’offerta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA