Como, Villa Olmo
Il parco apre e richiude

Svelati ieri i percorsi tra fiori e piante sul retro dell’edificio. Ci sono anche panchine e belvedere. Guzzetti: «Grazie alla tenacia di Lucini. Accolga tutti, non le élite». Landriscina: «Un capolavoro da tenere con cura»

Como

Molti comaschi hanno potuto godersi ieri un assaggio del nuovo parco di Villa Olmo, tempestato di fiori colorati e con l’orto botanico al di là del ponte della conoscenza. Accessi e passeggiate con nuovi scorci affacciati sul lago (panchine in due terrazzini, un belvedere e sedie mobili sul prato) durate solo una giornata poiché, da oggi, il parco richiude per ospitare il super evento di Dolce & Gabbana con modelle e ospiti vip che porterà notorietà planetaria oltre a un incasso, per il Comune, di 70mila euro.

Ieri mattina il taglio del nastro dopo la conclusione dei lavori, durati poco più di un anno, di riqualificazione del parco della villa storica. Il primo passo di un intervento da 7 milioni di euro, di cui 5 finanziati dalla Fondazione Cariplo. A Villa Olmo c’erano il presidente della Fondazione Giuseppe Guzzetti, la presidente della provincia Maria Rita Livio, il sindaco Mario Landriscina e il suo predecessore Mario Lucini e gli assessori delle due giunte Marco Galli e Daniela Gerosa.

Guzzetti nel suo intervento ha lodato «la scelta lungimirante e provvida di Lucini che ci ha presentato un progetto e ci ha consentito di mettere a disposizione 5 milioni perché Villa Olmo potesse essere finalmente riconsegnata alla città» senza mai citare l’attuale primo cittadino. Anzi, ha elogiato ulteriormente «la tenacia dell’amministrazione Lucini». Ha ammesso che «non è stato facile arrivare fino a qui» e ha fatto anche un passaggio per dire che «non è tempo di ricordare le polemiche verso la Fondazione, che ha scelto questo progetto, anziché l’altro». E anche auspicato che «questo luogo sia capace di accogliere tutti, non un luogo d’élite»-

In apertura il sindaco Landriscina esordito dicendo: «Consegniamo alla città e al mondo intero un capolavoro di rara bellezza.Dobbiamo tutti sentirci responsabili della sua cura» e ha elogiato gli uomini che hanno lavorato nell’ultimo anno per arrivare al risultato attuale.

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