Covid e l’incubo varianti
Protetto un comasco su tre

Gli esperti della Regione e la paura della mutazione Delta: «Se il ciclo vaccinale è completato non si corrono rischi»

L’incubo varianti, soprattutto quella Delta che tanto sta allarmando l’Inghilterra, non dovrebbe più riguardare 165mila comaschi, ovvero un terzo della popolazione della nostra provincia. Il motivo? «Tutte le varianti Covid sono coperte efficacemente dopo il completamento del ciclo vaccinale». A dirlo è un’analisi della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia.

Lo studio dei vertici della sanità lombardia riguarda i dati relativi alle genotipizzazioni, ovvero la verifica del tipo di virus che ha colpito i lombardi risultati positivi ai tamponi, eseguite da gennaio e fino al 30 giugno scorso. Si è così scoperto che la stragrande maggioranza (l’87,2%) dei pazienti, colpiti da una delle varianti Covid, non aveva mai ricevuto alcun dose di vaccino. E che solo il 4,7% di chi aveva già completato il ciclo vaccinale si è infettato a causa delle varianti.

«In ogni caso – conclude la struttura che gestisce la campagna vaccinale lombarda - la copertura vaccinale abbatte drasticamente il rischio di contagio e comunque l’eventuale sviluppo della malattia in forma grave. In particolare, dopo il completamento del ciclo vaccinale e trascorsi 14 giorni dalla seconda e ultima somministrazione, la risposta al vaccino risulta pressoché uguale per tutte le varianti».

Ad oggi nel Comasco sono poco meno di 165mila le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, ovvero un comasco su tre. Sul fronte “prime dosi” siamo arrivati a quota 75% di comaschi che hanno ricevuto almeno un’iniezione. In città la percentuale di persone protette da entrambe le dosi (o che hanno fatto Johnson, che prevede una sola seduta vaccinale) sfiora il 35% pari a oltre 25mila persone che hanno concluso (in attesa del terzo richiamo, dopo circa un anno) il ciclo.

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