De Santis presenta Officina Como: «Disegniamo insieme la città di domani»

Una nuova associazione: «Da qui stimoli e progetti a lungo termine». Poi scherza: «Mi chiedono chi farà il sindaco, ma non è questo lo scopo»

Achille, Vittorio, Angelica e Giorgio. Quattro bambini pieni di idee e di sogni. Dai loro volti e dai loro racconti è partita la presentazione di Officina Como, neonata associazione che punta a «offrire stimoli e progetti» per il futuro della città. Un “pensatoio”, un luogo di dibattito e confronto, ma con l’ambizione di raggiungere risultati concreti. Proprio come i bimbi protagonisti del filmato mostrato ieri all’inizio dell’evento, a La Cartiera di via Piadeni. «Sognare è doveroso - ha detto il presidente dell’associazione Paolo De Santis - Ma poi, come avete visto nel video, i piccoli hanno disegnato e costruito una città ideale, usando gli arnesi tipici di un’officina. Ecco, Officina Como è partita da un gruppo di quaranta amici che si sono ritrovati intorno all’idea di immaginare un futuro per la città in cui vivono. Amiamo Como, ne facciamo parte, coltivare il domani è un dovere. Senza stancarsi di cercare».

Un’associazione aperta a tutti e non schierata politicamente, ha chiarito De Santis, di fronte a una platea di oltre cento persone e tantissimi volti noti (imprenditori, professionisti, mondo della cultura e dell’associazionismo). Dopo un focus su alcune parole chiave (natura, sogno, pensiero, comunità, progetto, velocità, lentezza), l’intervento del presidente: «Non siamo “contro” qualcosa o qualcuno, ma “pro” - ha detto - L’idea è partire dai giovani e addirittura dai bambini. Abbiamo già iniziato a lavorare sul tema e ci piacerebbe creare a Como gli asili e le scuole più belli d’Italia. Una sfida possibile, ovviamente non nell’arco di qualche mese ma a lungo termine. Poi vorremmo riportare a casa una parte dei nostri giovani e al contempo attrarne altri da tutto il mondo. Questo non si fa solo con l’università e l’alta formazione, ma anche migliorando la qualità della vita. Verde, sicurezza, una certa vivacità, delle scuole valide per i figli: questo cerca una giovane coppia e noi vogliamo che Como risponda nel migliore dei modi». De Santis ha scherzato sulle possibili reazioni suscitate in queste ore dalla nascita dell’associazione: «Qualcuno mi ha già chiesto chi di noi farà il sindaco. Ecco, vorrei subito chiarire in via ufficiale che l’obiettivo non è questo...». In sala erano presenti d’altra parte molte personalità vicine al centrosinistra, a partire dal candidato sindaco delle ultime amministrative Maurizio Traglio (c’erano anche esponenti della sua lista civica come Angelo Monti, Barbara Minghetti, Roberta Marzorati e altri ancora).

«Abbiamo in mente alcuni incontri dedicati a temi anche complessi, come l’urbanistica - ha concluso - Confesso che una spinta in più è arrivata da un signore che ho conosciuto di recente a Bologna, l’imprenditore e filantropo Marino Golinelli. Ha creato una fondazione unica in Italia, fanno cose straordinarie. Ecco, sappiate che lui ha 97 anni e lavora su progetti che hanno come orizzonte il 2065. Il pensiero di lungo periodo è fondamentale e va recuperato. Per il bene di Como».

L’associazione si è dotata di un consiglio direttivo composto dal presidente Paolo De Santis, dalla vice Elena Boselli Mantero e da sette consiglieri (Silvio D’Andrea, Enrico Lironi, Roberta Marzorati, Barbara Minghetti, Angelo Monti, Matteo Montini e Michele Tomaselli). Sono i soci fondatori, insieme ad altre 33 personalità del mondo dell’economia, della cultura e delle professioni. Si tratta di Salvatore Amura, Filippo Arcioni, Attilio Briccola, Gianstefano Buzzi, Giulio Cesareo, Pierluigi Della Vigna, Stefano Fagetti, Mauro Frangi, Gino Frassi, Paolo Furgoni, Francesca Lillia, Paolo Lipari, Francesco Lorenzetti, Mauro Magatti, Lorenzo Manca, Aram Manoukian, Moritz Mantero, Candido Manzoni, Roberto Negrini, Vittorio Nessi, Angelo Palma, Franco Passalacqua, Andrea Passarelli, Elisabetta Patelli, Giulia Pusterla, Simona Roveda, Gerolamo Saibene, Stefano Soliano, Andrea Taborelli, Manuela Tagliabue, Alessandro Tarpini, Emilio Trabella, Maurizio Traglio.

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