Diga, finalmente via i detriti
I turisti di nuovo a passeggio

Dopo la nostra segnalazione, ieri l’intervento di pulizia -Uomini e mezzi per rimuovere la legna che ricopriva la pavimentazione

Como

La diga foranea, pulita dai detriti, è pronta ad accogliere i turisti e i comaschi.

Ieri, dopo una giornata di lavoro con pale e soffiatori, la passeggiata è stata sgombrata dai tronchi e dalla legna e nel pomeriggio è tornata accessibile ai visitatori.

Nei giorni scorsi la camminata era rimasta chiusa al pubblico proprio per la presenza dei detriti, soprattutto nella parte finale. L’accesso, sbarrato con i nastri dalla polizia locale, era stato subito strappato, di fatto rendendo il percorso accessibile. Risultato: turisti ignari che camminavano in mezzo al legname e allo sporco, cercando di non cadere. Oltre a essere uno spettacolo poco edificante, specie nei metri vicini a Life Electric si procedeva su un pavimento ricolmo di sterpaglia, dov’era difficile restare in equilibrio e si rischiava di perdere l’equilibrio.

L’obiettivo del Comune era riuscire a sgombrarla per ferragosto, così da tornare a essere accessibile e percorribile, essendo uno dei punti maggiormente attrattivi della città.

Continua a essere in condizioni non ottimali la parte di lago che va dalla camminata al tempio voltiano: ieri, chi si dirigeva verso il monumento di Libeskind e girava la testa verso sinistra, notava un lago parecchio sporco, ricoperto da uno strato marrone e ricolmo di resti vegetali, oltre ad alcune bottiglie di plastica galleggianti e a un pallone di cuoio. Verosimilmente, sarà la prossima zona dove bisognerà entrare in azione perché è quella, al momento, messa peggio. I detriti hanno invece ricoperto la piccola porzione di sabbia retrostante il tempio voltiano, spesso scambiata erroneamente per spiaggia, nonostante gli avvisi e i divieti. Se si vuole trovare un aspetto positivo, il contesto attuale scoraggia le persone a buttarsi in acqua: se negli altri anni se ne contavano a decine immerse nel lago, ieri c’erano tante persone sedute sulle panchine e distese sul prato ma, almeno attorno alle 17, nessuno a bagno. È sempre utile ricordare che, pur con la “spiaggia” sgombra, vige il divieto di balneazione. Infrangere la regola può costare una multa da 25 fino a 500 euro, senza considerare la possibilità di contrarre malattie della pelle, infezioni, dolori di pancia e stomaco, e senza ignorare il rischio legionella.

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