Frontalieri vaccinati, ma li multano
Avvisi anche a chi ha fatto tre dosi

Si tratta soprattutto di operatori sanitari over 50 : hanno ricevuto il siero in Svizzera, però non è stato registrato

Nell’ultima settimana attraverso l’ex agenzia Equitalia il ministero della Salute ha recapitato a 5.705 comaschi con oltre cinquant’anni che non hanno fatto il vaccino anti Covid un primo avviso sulla violazione dell’obbligo vaccinale. Se entro dieci giorni dal ricevimento della lettera i non adempienti non forniranno le dovute spiegazioni, scatterà la multa da 100 euro.

Sono però diversi i cittadini over 50 che hanno ricevuto la lettera pur essendo stati vaccinati contro il Covid con ben tre richiami. Succede in particolare ai lavoratori frontalieri nel campo della sanità che sono stati immunizzati in Svizzera. «È arrivata anche a me come ad alcuni colleghi sanitari frontalieri la raccomandata dal ministero della Salute – racconta Vittorio Ceriani – non so se ridere o piangere. Io ho fatto tre dosi, sono stato vaccinato in Ticino lavorando nella sanità. Il mio Green pass è sempre stato valido anche in Italia. Spero di non dover buttare via troppo tempo per spiegare le mie ragioni ed evitare di pagare una multa che, comunque vada, proprio non merito».

Problemi di trasmissione

La comunicazione della vaccinazione non è stata trasmessa in maniera automatica e sistematica oltre confine, i singoli vaccinati avrebbero dovuto all’epoca inviare la documentazione. «Sono un medico frontaliere e ho fatto tre vaccini ed ho il mio regolare Green pass – spiega Carlo Perotti – e quando è uscita la legge dell’obbligo con la fantomatica multa mi sono chiesto se fossi stato o meno inserito nelle liste dei vaccinati in Italia. Nel dubbio, ho scritto ai vari indirizzo mail delle autorità sanitarie. Tra l’altro ho anche avuto il Covid, questo per dire che sono più che in regola. L’altro giorno però l’avviso della sanzione mi è arrivato comunque. Ora ho scritto ed attendo una risposta. Ovviamente io non pagherò la multa, a costo di andare davanti al giudice. Mi sono vaccinato con convinzione e sono felice di averlo fatto. Mi pare assurdo che le vaccinazioni di alcuni frontalieri non siano state trasmesse. Ha dell’incredibile che vengano sanzionati dei camici bianchi». Qualcosa è andato storto nella catena della trasmissione tra i vari comparti della sanità pubblica. Un cittadino residente in Alto lago riferisce di aver anche lui ricevuto l’avviso pur essendo stato esentato per patologia dalla vaccinazione.

Le indicazioni utili

Chi ha ricevuto l’avviso ha tempo dieci giorni dalla data di consegna per trasmettere eventuali certificati e per spiegare le proprie ragioni all’Asst, competente secondo residenza. Entro il medesimo termine bisogna inoltre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’avvenuta presentazione della documentazione alla Asst (va fatto sul portale agenziaentrateriscossione.gov.it). È possibile scrivere all’Asst Lariana tramite Pec all’indirizzo [email protected], con raccomandata cartacea all’ufficio protocollo oppure di persona al piano terra della palazzina amministrativa dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 16.

I comaschi no vax multati per ora corrispondono a circa il 2% della popolazione oltre i 50 anni. Sono però oltre 40mila i comaschi over 50 senza la terza dose.

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