Iantorno e Favara avvertono i saggi Pd
«Primarie, nessun motivo per non farle»

Caos tra i democratici per la scelta del sindaco. De Feudis: «Basta che si decida» - Ieri sera la prima riunione del comitato. E oggi Traglio annuncia ufficialmente la sua corsa

Il comitato dei saggi e, soprattutto, la possibilità che si arrivi a designare un candidato per le elezioni di primavera in casa centrosinistra (il nome in pole position è l’imprenditore Maurizio Traglio, outsider al partito e non iscritto) fanno storcere il naso ai tre esponenti democratici che avevano già annunciato la loro corsa alle primarie interne.

«Io ritengo le primarie non solo una strada prevista dallo statuto e da preferire - sbotta l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno - ma in questa fase, per quanto avvenuto, credo debba essere l’unico strumento per arrivare alla selezione del candidato. Non solo. Visto il momento a cui siamo arrivati, che sconta grande tardività, è opportuno e necessario che si consenta ai partecipanti alle primarie un tempo che sia il più ampio possibile. Del resto lo scopo della consultazione non è solo la scelta del candidato della coalizione, ma anche consentire la massima partecipazione della città a un’occasione di confronto su idee e programmi da realizzare».

Molto più morbido l’altro consigliere comunale, Vito De Feudis, che dice: «L’importante è arrivarne a una perché i tempi sono ormai stretti. Primarie o no, si decida e io accetterò qualunque decisione». In ogni caso ieri sera c’è stata la prima riunione dei saggi chiamati a decidere sulle primarie, mentre per oggi pomeriggio Traglio ha fissato una conferenza stampa per annunciare la sua candidatura a capo di una lista civica.

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