Il deputato Currò si ricandida per la Camera col M5S: ora si aspettano gli esisti delle “parlamentarie” online

Elezioni Per sapere se l’autocandidatura di Giovanni Currò, già eletto nel 2018 al collegio plurinominale per la Camera, che riguarda anche il territorio comasco e lecchese, occorrerà attendere i risultati delle consultazioni online del Movimento, ecco come funzionano

Se per il Pd è il nome di Chiara Braga a caratterizzare le liste dei candidati a livello comasco, per il Movimento 5 Stelle la situazione è ancora incerta. ll deputato uscente Giovanni Currò, eletto nel 2018 nel collegio plurinominale Camera Lombardia 2 (Como, Lecco, Sondrio, Varese e parte della bergamasca) ha proposto nuovamente la propria auto candidatura in vista delle elezioni di settembre.

«Il mio è un percorso lungo che inizia nel 2013 come attivista, in Parlamento ho messo a disposizione tutta le mie competenze da Dottore Commercialista arrivando a ricoprire la carica di Vice Presidente della Commissione Finanze. È stata una legislatura intensa, in Commissione siamo stati chiamati ad affrontare la messa a terra di oltre 300 miliardi di aiuti verso cittadini e imprese con le relative riforme. Battaglie come Superbonus, Cashback, riforma del fisco, Usura, riforma della riscossione e sopratutto digitalizzazione e semplificazione del fisco, devono però avere finalmente una soluzione definitiva. È necessario perchè il nostro Paese ha bisogno di guardare al futuro e non al passato verso problemi cronici che bloccano l’innovazione e l’ingegno degli italiani».

Per sapere se questa andrà a buon fine occorre però attendere ancora qualche giorno.

Le “parlamentarie” online: ecco come funzionano

Infatti, il Movimento 5 Stelle per scegliere i candidati da presentare alle elezioni politiche del 25 settembre, ha optato per delle primarie interne, riservate agli iscritti al M5S da più di sei mesi, che si sono concluse alle 22 di ieri. Sono state chiamate “parlamentarie” e hanno visto un’affluenza abbastanza significativa. Ben 50 mila infatti sono stati gli iscritti che hanno espresso le proprie preferenze sul sito del Movimento (i cui iscritti totali sono 134 mila). Il dato non sembra di per sé eccezionale finchè non lo si confronta con quello delle scorse elezioni politiche: nel 2018 infatti a votare per le “parlamentarie” online erano stati 39 mila iscritti.

D’altra parte, la condizione in cui il Movimento 5 Stelle si presenta alle elezioni è molto differente rispetto a quella del 2018: allora riuscì ad eleggere ben 333 parlamentari, mentre, secondo le più rosee aspettative, quest’anno dovrebbe scendere a un massimo di 40. Di questi, una quindicina saranno essere nomi già noti: si tratta della lista proposta da Giuseppe Conte che verrà inserita nelle liste dei candidati con un vantaggio prioritario. La lista prioritaria ha riscontrato l’approvazione di quasi il 90% dei votanti. I risultati delle consultazioni online saranno disponibili nei prossimi giorni.

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