«La Ticosa? Un passo avanti
Ma le scelte vanno condivise»

Il presidente di Unindustria Como Manoukian: «Si apra un dialogo tra le parti». «Alla città serve un masterplan, un indirizzo strategico da seguire»

«Una proposta che spero possa essere il primo passo per l’apertura di un dibattito sul futuro della città»: Aram Manoukian, nuovo presidente di Unindustria Como, non vuole entrare nel merito del piano urbanistico presentato dal Comune nel corso dell’assemblea di Ance, ma preferisce concentrarsi sul “metodo”, chiedendo collegialità.

«È importante - dice - che si dia avvio a un percorso virtuoso, improntato allo spirito di collaborazione tra le parti. Como ha bisogno di fiducia e coesione, e soprattutto di una visione strategica che ancora manca».

Per Manoukian, che rappresenta 900 aziende comasche, «un tema così importante come l’area della Ticosa deve offrire l’occasione alle parti sociali perché si interroghino su che cosa vuole essere questa città nei prossimi vent’anni, un dibattito di cui, finora, si è sentita l’assenza».

Quindi «prima ancora di decidere che cosa fare alla Ticosa, sarebbe opportuno avere bene in mente un masterplan di Como, un indirizzo strategico su quello che può essere lo sviluppo della città». Ben venga dunque il progetto per la Ticosa, ma la sua presentazione offre l’occasione a Manoukian per sollecitare l’amministrazione comunale a coinvolgere categorie e parti sociali in un dibattito di più ampio respiro.

«Como - aggiunge - è una città distratta, in fondo si è trovata invasa dai turisti senza che nessuno lo avesse previsto. Allora, coinvolgiamo tutte le parti interessate a capire in che direzione ci si deve muovere, e ognuno di noi si chieda che cosa può fare, nel proprio ambito, per migliorare la situazione che ci circonda. Il nostro lavoro di oggi determinerà, nel bene come nel male, il futuro dei nostri figli».

Secondo il presidente di Unindustria «non è un percorso facile, bisogna creare i presupposti per la collaborazione tra l’amministrazione e le categorie. E bisogna interrogarsi sugli obiettivi comuni, partendo da ciò che ci accomuna, appunto». Manoukian garantisce che «in associazione siamo animati da spirito di servizio e di collaborazione».

Nessuno strappo, dunque, invoca ancora Manoukian, nessuna corsa in avanti o pregiudiziali che possano ostacolare il percorso della riqualificazione dell'area della Ticosa, abbandonata nei primi anni Ottanta e da allora simbolo di degrado e assenza di progettazione.

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