Le Regionali e l’effetto dei “big” Fermi e Gaddi: vola la Lega e Forza Italia cresce in città

I dati Il leghista con 13.833 preferenze porta il Carroccio a essere il primo partito (24,1%) . Mentre grazie al forzista gli azzurri a Como ottengono il miglior risultato tra i capoluoghi

La Lega primo partito in provincia di Como, unico caso oltre a Sondrio (ma lì la situazione è diversa per dimensione e tradizione) in tutta la regione. E Forza Italia ottiene in città il miglior risultato tra tutti i capoluoghi lombardi. Due casualità? Niente affatto. Si tratta in entrambe le situazioni, seppur con numeri molto diversi tra loro, dell’effetto di due “big” come Alessandro Fermi(presidente del consiglio regionale uscente, esponente del Carroccio dal settembre del 2021) e di Sergio Gaddi (assessore alla Cultura per dieci anni e “papà” delle grandi mostre a Villa Olmo, poi cinque anni consigliere comunale di opposizione e gli ultimi sei anni fuori dalla politica, iscritto a Forza Italia dal 1994).

I numeri del Carroccio

Partendo dalla Lega il ruolo di traino esercitato da Fermi è tutto nelle 13.883 preferenze personali, che lo hanno portato ad essere medaglia d’oro tra i candidati più votati di tutto il centrodestra nell’intera Lombardia. Un consenso personale, il suo, capace di andare a pescare oltre il partito. Non va dimenticato l’esordio in Alleanza Nazionale oltre vent’anni fa, poi l’adesione a Forza Italia dopo lo sgretolamento del Pdl e, un anno e mezzo fa il trasferimento nel Carroccio: una storia che l’ha portato a creare una rete di amministratori locali “felissimi” che non l’hanno mai abbandonato e, anzi, hanno remato in suo favore anche nelle scorse settimane. Questo, automaticamente, significa aver portato acqua al mulino della Lega che, rispetto alle politiche di fine settembre ha guadagnato dieci punti percentuali, ma soprattutto, ha superato Fratelli d’Italia sul Lario anche se di un soffio (i meloniani si sono fermati al 23,97%, perdendo però qualcosa rispetto al 29,9% di poco meno di cinque mesi fa). Guardando le preferenze, sulle 23.185 totali raccolte dai sei candidati in corsa per il Carroccio nel Comasco il 60% degli elettori ha scritto il nome di Fermi sulla scheda. Da solo ha ottenuto 4.851 voti in più di tutti gli altri cinque candidati messi insieme. Fermi in città ha preso 1.239 preferenze e il Carroccio - storicamente debole - è salito dal 10,7% delle politiche al 13,96% attuale.

Un risultato complessivo che lo porterà a diventare assessore regionale o in alternativa - sarebbe probabilmente la sua prima scelta - a proseguire come presidente del consiglio (non ha precedenti nella storia del Pirellone avere il governatore e il numero uno dell’aula dello stesso partito, ma ci saranno trattative politiche per la definizione dei posti e, quindi, non si può escludere nulla).

Il partito di Berlusconi

Spostiamoci adesso in casa Forza Italia. L’effetto Gaddi si è sentito a Como città, dove il volto storico del partito di Berlusconi ha ottenuto 898 preferenze personali (pari all’84,08% dei consensi della lista) sulle 1.804 guadagnate nell’intera provincia comasca, portando Forza Italia ad essere il partito con la percentuale più alta (8,53%) di tutti i capoluoghi lombardi (si va dal 4,11% di Lecco al 7,32% di Pavia, passando per il 5,87% di Milano). E rispetto alle politiche di fine settembre il dato in città è in crescita di due punti percentuali, essendo passato dal 6,61 all’8,53%. Numero in controtendenza rispetto alla provincia che, invece, segna in segno negativo nel confronto con le elezioni per il governo nazionale (è scesa dall’8,3% di settembre al 7,2%) attuale. Nel confronto provinciale, invece, il Lario è quinto in Lombardia.

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