Maturità, superata anche la seconda prova. Sospiro di sollievo: «Adesso è tutto in discesa»

Scuola Le voci degli studenti dopo lo scritto di Matematica o di Inglese: «L’agitazione c’era, è andata meglio del previsto». «Il caldo, un tormento»

Paura, ansia da prestazione, simulazioni, ripetizioni dell’ultimo minuto: tutte gettate alle spalle dopo le sei ore di seconda prova. Matematica e inglese sono state le due materie regine al Liceo Giovio ieri. Tre gli indirizzi coinvolti dal secondo scritto alla scuola superiore di via Pasquale Paoli: il liceo linguistico, lo scientifico tradizionale e lo scientifico scienze applicate.

La prova più difficile

«E adesso è tutta in discesa» commentano Davide Cerati e Samuele Zambernardi, studendi dell’indirizzo scientifico scienze applicate, all’ingresso della loro scuola, dove per le quattro ore e mezza precedenti sono rimasti incollati alle sedie per lo scritto di matematica. Non si espongono troppo, ma la preoccupazione per la seconda - e notoriamente più temuta - delle prove di maturità si fa sentire: «Onestamente? Pensavamo peggio. Invece è andata, quando abbiamo finito ci siamo guardati e siamo usciti».

Non sono gli unici a uscire in coppia o in gruppetti. Gli studenti emergono dal buio degli ambienti interni del Giovio - le persiane sono abbassate per tenere fuori il caldo afoso - e non resistono un minuto di più. «La prima cosa che faccio appena arrivo a casa è cercare i risultati - dice ridendo Davide Verga, dell’indirizzo scientifico tradizionale - Non ero agitato questa mattina, anche se devo dire che la tensione di tutti i “buona fortuna” sentiti nelle scorse ore si è fatta sentire».

Tensione che ha raggiunto l’apice quando i ragazzi hanno iniziato la prova alle 9 di ieri mattina. «Io ero agitata già nei giorni scorsi - racconta Matilda Chinchella, che esce da scuola insieme al compagno di classe Davide Ravani, entrambi dell’indirizzo scientifico scienze applicate - perché dall’inizio del liceo in matematica vado malissimo. Per me è pollice in giù, ma era l’ostacolo più grande. Adesso l’orale e poi sotto a studiare per il test di medicina». Davide la rassicura, a lui la prova è andata meglio e il sollievo gli si legge in volto mentre sprona l’amica a guardare avanti e pensare all’orale.

Non solo matematica: gli studenti del linguistico invece hanno affrontato la prova di inglese. «La mia materia preferita - commenta Luca Bordignon, che ha consegnato due ore prima della scadenza - La comprensione però non era banale, mentre mi sono piaciute molto le tracce per la produzione scritta in inglese: una citazione di Barack Obama sull’unità tra i cittadini e una riflessione sull’apprendimento delle lingue»

E ora si guarda al futuro

Questo secondo scritto non ha fatto penare solo Matilda: sono diversi gli studenti che escono accaldati e stanchi dalle porte del Giovio. Raccontano il caldo asfissiante delle aule, si scambiano pareri sui quesiti scelti, qualcuno si mette le mani tra i capelli dopo essersi accorto di un errore. Tutti però guardano al futuro. Tra chi si butterà subito in piscina, come Alessandro Trubbia, e chi sogna un’esperienza in un rifugio di montagna dopo gli esami, come Martina Lugli. È così fuori dalle scuole comasche in questi giorni di maturità: ancora un po’ di preoccupazione, ma tanta solidarietà tra studenti e occhi puntati al futuro. Che arriva veloce per i maturandi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA