«Nuove restrizioni?
Un 10% di “no vax”
non può fermarci»

Le ipotesi sono al vaglio del Governo : a Como i rappresentanti di categoria contro le chiusure «Conseguenze disastrose per l’economia del territorio»

L’ipotesi di nuove restrizioni, che potrebbero riguardare solo i non vaccinati, è in discussione a Roma. E potrebbe diventare oggetto di un ulteriore decreto che il governo metterà nero su bianco questa settimana.

Eventuali limitazioni vengono bocciate in modo assoluto dalle associazioni di categoria. Ora che si va verso i due anni caratterizzati anche dalle chiusure per le attività commerciali, un nuovo lockdown «sarebbe un disastro per l’economia del territorio». Lo dice e lo ripete senza dubbi Marco Galimberti, presidente della Camera di commercio di Como-Lecco. Che non entra nel merito della decisione di chi non vuole vaccinarsi («è una scelta libera»), ma rileva: «Dobbiamo continuare a fare attenzione e seguire i medici. Oggi l’unico modo di uscire da questa situazione è la vaccinazione, non ci sono alternative». Quindi, se dovessero esserci chiusure, queste non dovrebbero essere generalizzate ma limitate a chi «ha scelto di non vaccinarsi. Anche nel rispetto di chi lo ha fatto».

Marco Cassina, presidente gruppo Moda di Confcommercio,rilancia: «È impensabile che, con il 90% dei vaccinati, si possa dire a una categoria economica di chiudere nuovamente. Se devono esserci restrizioni devono riguardare solo quel 10% di popolazione non vaccinata».

Oggi, «qualsiasi restrizione sarebbe, anche da un punto di vista psicologico, un freno enorme anche a livello economico», ha rilevato Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como. Che ha definito «più che deleteria» una replica delle chiusure così come conosciute in passato. Monetti ha rimarcato: «I vaccini hanno dimostrato di essere l’arma per contrastare la diffusione del virus».

Pasquale Diodato, presidente Cna Lario Brianza, ha rilevato che chi ha deciso di ricevere il vaccino «non accetterebbe più chiusure totali». Nella scelta tra lockdown totale o solo per i non vaccinati, Diodato sceglie la seconda ma «preservando il lavoro». Anche Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como, auspica che non si ricalchino le orme già percorse: «Molte aziende stanno iniziando a respirare solo adesso, se ci fossero altre chiusure sarebbero in seria difficoltà». Galli non entra nella diatriba vax - no vax e restrizioni: «Rispetto la libertà di ognuno». Inoltre, «certi tipi di decisioni competono ai governi». (Alessandra Loche)

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