Settimo candidato sindaco: Aleotti (M5S) ci riprova ma con una civica

Il M5S comasco va in frantumi, il capogruppo si candida a sindaco con la lista civica “Como in Movimento, stop inceneritore”

A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste, dopo una lunga telenovela, un pezzo del M5S comasco ha sciolto le riserve ed ha deciso di presentarsi da solo e senza il simbolo, ancora bloccato dalle decisioni nazionali.

«Siamo una lista civica progressista che guarda al centro – dice Aleotti – con alcuni attivisti del M5S che avevano corso già alle scorse elezioni, forti del sostegno di molti consiglieri pentastellati della Provincia e della Regione. Il simbolo del movimento poteva perfino risultare un limite alla nostra voglia di rappresentare anche altri cittadini. Ci sono infatti dei candidati nella nostra lista che arrivano anche da altre esperienze politiche».

La lista ha il sostegno di Raffaele Erba , consigliere regionale comasco del M5S. Ma non quello del parlamentare grillino Giovanni Currò , che ha sempre cercato di entrare a far parte della coalizione che sostiene Barbara Minghetti e che ancora ieri non ha escluso sorprese in tal senso all’ultimo momento.

Il simbolo

Del resto l’uso del simbolo del M5S a livello nazionale guarda quasi esclusivamente ad alleanze con il centrosinistra. A Como però gli attriti anche aspri con i renziani e i calendiani hanno fatto saltare l’accordo. Tra sabato e domenica la componente più fedele al movimento dovrebbe ufficializzare una propria posizione.

Più a sinistra l’accordo è saltato anche con Adria Bartolich . Per diverse settimane un pezzo del M5S ha lavorato per stringere un patto con l’ex sindacalista della Cisl candidata di Civitas, ma il recente supporto dei mastelliani di “Noi di centro” dato alla Bartolich ha allontanato i grillini. In effetti i rappresentanti del partito di Clemente Mastella sabato hanno speso buona parte della conferenza di presentazione per attaccare il M5S.

Resta il movimento

Dunque la scelta di correre da soli con una lista civica che nel nome rimanda al più noto movimento. «Nel simbolo abbiamo deciso di inserire il richiamo all’inceneritore – dice ancora Aleotti - un progetto immaginato accanto all’attuale struttura che ci impegniamo a contrastare con ogni mezzo».

Di fatto dopo un lungo conflitto interno il M5S comasco si è spaccato. Una spaccatura che può portare un movimento già debole nella nostra città alla completa scomparsa da Palazzo Cernezzi. Luca Ceruti , attivista M5S e primo consigliere eletto nella storia del movimento nel Comune di Como, non nasconde il timore che i pentastellati possano «sciogliersi come neve al sole». S. Bac.

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