Siamo alle solite: il lago è sporco ma mancano i mezzi per ripulirlo

Primo bacino Raccolte tonnellate di detriti, ma al lavoro c’è il solo battello spazzino del Comune: l’altro è guasto - In questi giorni era attesa la consegna di una nuova imbarcazione: la ditta che la deve costruire ha chiesto un rinvio

Il primo bacino è invaso dai detriti e non solo il nuovo battello spazzino ancora non si vede - l’azienda costruttrice ha chiesto giusto ieri una proroga - ma anche quello vecchio dell’Amministrazione provinciale è fuori uso per un guasto.

Dopo i forti temporali di martedì a valle sono arrivate tonnellate di detriti. Ieri mattina c’era una distesa di rami e foglie davanti alla città. Per ripulire questo tappeto galleggiante marrone Aprica e il Comune si sono attivati fin dall’alba, alle cinque i mezzi erano al lavoro nella zona dell’hangar mentre lo spazzino di Villa Saporiti era ormeggiato a viale Geno perché manca un pezzo di ricambio che dovrebbe arrivare tra un paio di giorni.

Una distesa di rami e foglie nel primo bacino

La situazione appare meno grave rispetto al luglio del 2021, l’ultima grande alluvione. Allora l’amministrazione aveva impiegato diversi giorni per togliere tutti i detriti, compresi grandi tronchi e alberi sradicati utilizzando anche macchine da terra. Questa volta il materiale è di dimensioni medio-piccole all’altezza della passeggiata Zambrotta, come pure all’imbarco della Navigazione. Alla diga il tappeto però diventa molto più fitto e alla spiaggetta del Tempio Voltiano si vedono anche rami più grandi.

Ieri intorno a mezzogiorno erano state rimosse 20 tonnellate di detriti. Mentre martedì pomeriggio gli operai hanno scaricato un intero battello. Se dall’alto lago non dovesse scendere altro materiale il fronte lago dovrebbe tornare in condizioni normali tra oggi e domani.

Certo se la flotta dei battelli spazzini fosse rinnovata il lavoro sarebbe più agile. Invece il battello spazzino con cui opera il Comune è sempre lo stesso.

Tra oggi e domani il fronte lago dovrebbe essere ripulito

Di battelli spazzini a Como si discute da anni, con le acque cittadine in carico al Comune e il resto del lago in capo all’Autorità di bacino. Per la zona a ridosso della città i mezzi scarseggiano da un decennio.

Dopo mille polemiche finalmente tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 Provincia e Regione avevano annunciato in pompa magna il rinnovo della flotta con l’acquisto di tre nuovi battelli, di cui uno da usare nel primo bacino. All’aggiudicazione del bando alla ditta di Codogno “Nettuno Motobarche” per 296mila euro si è arrivati solo nel giugno del 2021. Il perfezionamento del contratto però si è fatto attendere ed è slittato al mese di ottobre con otto mesi di tempo per la consegna. Inizialmente la Provincia sperava di ricevere i tre mezzi, diversi per dimensioni, a scaglioni, mano a mano che venivano assemblati e invece si è passati a un’unica spedizione. Dopo tanti rinvii e attese il termine comunque è ormai imminente, questione di giorni. Purtroppo ieri puntualmente è arrivata alla Provincia una richiesta di proroga da Codogno. La ditta chiede un rinvio, senza indicare un tempo preciso, alla luce delle difficoltà d’approvvigionamento dei materiali per le parti idrauliche dei mezzi sul mercato nazionale e internazionale. Entro dieci, massimo quindici giorni i tecnici di Villa Saporiti faranno un sopralluogo alla “Nettuno Motobarche” per controllare l’assemblaggio dei battelli spazzino e verificare lo stato dell’arte.

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